Gemonese ammazzagrandi, Tolmezzo e Lignano ci sono
UDINE. Dalla battaglia di Gemona il Cjarlins Muzane se ne torna con la prima sconfitta stagionale e con un divario dalla più vicina inseguitrice ridotto al valore di una vittoria. In soli 180’ il margine sulla concorrenza si è più che dimezzato, ma l’essersi liberato del peso dell’imbattibilità potrebbe giovare alla truppa guidata da Pino Vittore.
A patto però di trovare alternative alla produttività offensiva di Pippo Fabbro, perché arginato lui al momento nessun altro sembra in grado di rimpiazzarlo con efficacia.
Ammazzagrandi. Dopo il Lumignacco la Gemonese si è presa anche lo scalpo del Cjarlins, nonostante il patron pedemontano Pino Pretto alla vigilia fosse alla ricerca di un pallottoliere con il quale conteggiare i gol che la capolista avrebbe rifilato ai suoi.
E invece quella di mister Fabio Pittilino è rimasta l’unica squadra imbattuta, e se solo sapesse mantenere l’intensità che dispensa con le grandi anche con i team di minor cabotaggio potrebbe ambire a traguardi impensabili.
Stabilizzate. Lo sono la panchina di Gianluca Mascia al Tolmezzo, che al di là della doppietta del bomber Gregorutti ha ricevuto la risposta temperamentale che si attendeva segnando in un colpo solo una rete in più rispetto a quelle realizzate nelle prime 9 giornate, e della Manzanese.
Da dove in settimana era arrivata la conferma che sarà Glauco Fabbro a guidare d’ora in avanti i seggiolai, senza che però l’investitura sia stata premiata da qualche punto contro il San Luigi.
Mezzo pieno. Nonostante la caduta di Chions l’allenatore della Virtus Corno Andrea Zanuttigh ha intravisto segnali incoraggianti.
«Nel primo tempo – sottolinea – la mia squadra è stata propositiva, e comincio a vedere un po’ di luce in un tunnel che sarà lungo e difficile a percorrere. Avevamo di fronte una buona squadra, e l’aver preso gol poco prima dell’intervallo ci ha disuniti».
Ora sotto con Lumignacco, che a sua volta dovrà chiarire la sua identità dopo l’opaco pareggio contro il fanalino di coda Ism che non ha di certo rallegrato l’esigente dirigenza rossoblù.
Luci e ombre. Nemmeno i grandi investimenti operati nel parco attaccanti, con tanto di incidente diplomatico con il Brian per il “caso Puddu”, sembrano essere serviti finora al Torviscosa, che contro il Fontanafredda non ha concretizzato il tanto creato soccombendo per la terza volta in stagione.
Segnali di vitalità vengono invece dal Lignano, capace di rimontare due reti al Vesna in un confronto-chiave sul proprio cammino verso la salvezza.
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