La Gesteco affronta Piacenza con l’incognita Redivo

L’Assigeco è il fanalino di coda ma è una squadra gagliarda. L’argentito dovrebbe essere sul parquet ma con minutaggio ridotto

Gabriele Foschiatti
Lucio Redivo non è al meglio, la Gesteco può dover fare a meno di lui col fanalino di coda Piacenza fto petrussi
Lucio Redivo non è al meglio, la Gesteco può dover fare a meno di lui col fanalino di coda Piacenza fto petrussi

Il miglior antidoto per uscire dai periodi difficili è vincere. La Ueb Cividale lo sa bene e domenica 2 marzo sera alle 18 scenderà in campo per lasciarsi definitivamente alle spalle il complicato mese di febbraio. Le incognite non mancano: l’Assigeco Piacenza è sì il fanalino di coda del campionato, ma è una squadra gagliarda, affamata di punti per provare quantomeno a scacciare il fantasma della retrocessione diretta.

Con poco o nulla da perdere e molto da guadagnare, la squadra di Humberto Manzo tenterà di spegnere sul nascere l’entusiasmo dei friulani, reduci dalla vittoria di Avellino, approfittando delle loro assenze per tentare il colpaccio.

Sos Redivo

Posto che il problema alla spalla terrà Martino Mastellari ai box ancora per qualche tempo, la principale incognita per i gialloblù sarà Lucio Redivo. Il nativo di Bahia Blanca è alle prese con un guaio muscolare rimediato nella trasferta di Desio contro Cantù e nell’ultimo periodo non si è allenato con i compagni. «Tornerà piano piano – ci aveva confermato coach Pillastrini –, sarebbe una bella sorpresa poterlo riavere in forma a breve. Nonostante questo vuole esserci sempre per dare il proprio contributo ai compagni, con la sola presenza condiziona la difesa e apre spazio per i compagni». Vedremo l’argentino sul parquet, anche se con minutaggio e responsabilità inevitabilmente contingentati. A Eugenio Rota e Doron Lamb il compito di farne le veci, come in Irpinia, dove l’energia del capitano – fondamentale per gli equilibri della squadra, ben 6 rimbalzi catturati – e il talento del newyorkese sono stati decisivi.

Condizioni in crescita

Nell’ultima vittoria la nota più lieta è stata la performance di Gabriele Miani, magnifico nel primo periodo (11 punti in 9’). Il friulano ha ripreso ad allenarsi con i compagni e la sua condizione è in crescita, un’ottima notizia per il reparto lunghi che avrà così modo di rifiatare. Con Francesco Ferrari in grande spolvero (i 20 punti con 5/5 dall’arco, miglior quintetto della 30a giornata) e Giacomo Dell’Agnello irrinunciabile, si attende il ritorno del miglior Matteo Berti, che ha trovato poco spazio nell’ultima uscita. Non deve poi spaventare l’avvio sommesso di Micheal Anumba. Gli infortuni nel reparto esterni costringono a bruciare le tappe, ma il valore del giocatore non si discute, gli va solo dato il tempo di inserirsi nei meccanismi della nuova realtà.

Assieme a Leonardo Marangon – fiorito dopo una prima parte di stagione un po’ in ombra – formerà una coppia di difensori da incubo per gli avversari. 

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