Gesteco, il Lamb 2 è iniziato: «Pronto a vincere ancora»

L’americano tra lo show con Pesaro e la trasferta di Forlì: «Ferrari? È forte, ci starebbe eccome nella Division 1 dell’Ncaa

Gabriele Foschiatti
Doron Lamb con Marangon (foto Petrussi)
Doron Lamb con Marangon (foto Petrussi)

Nell’ultima vittoria interna della Gesteco Cividale si sono visti sprazzi del miglior Doron Lamb. Rientrato in Friuli il 18 dicembre, il newyorkese sta ritrovando la forma migliore dopo la parentesi estiva in Venezuela e un periodo di stop per avviare il suo podcast “Backcourt connection”, dedicato ad Ncaa (campionato universitario statunitense) e Nba.

Contro la Carpegna Pesaro – dove ha giocato nel 2021-22 – ha realizzato 20 punti, di cui 9 consecutivi per dare lo strappo decisivo nel terzo periodo. Ne abbiamo parlato con lui, facendoci raccontare come sta proseguendo il suo ritorno a Cividale.

Sei qui ormai da quasi un mese: come sta andando questa nuova avventura?

«Sta andando alla grande. Essendo stato qui l’anno scorso, con gli stessi compagni e lo stesso coach è stato più facile rientrare nel sistema di gioco. Nell’ultima partita mi sentivo perfettamente a mio agio e credo di essere già pronto».

Qual è la chiave per avere subito un impatto?

«Nella mia carriera mi è capitato spesso di arrivare in squadre nuove a stagione in corso. Sono bravo ad adattarmi in corsa all’ambiente. Il segreto è prendersi cura del proprio corpo, tenendosi in forma e mangiando bene».

La partita contro Pesaro ti ha visto protagonista: come hai approcciato la gara?

«Coach Pillastrini ha detto che era una grande partita, un’occasione per fare la storia della società. Sono entrato molto concentrato, cercando di essere aggressivo, cosa che mi era un po’ mancata nelle prime due gare. Ho preso più tiri e li ho segnati, sono contento di aver aiutato la squadra».

Sei contento del bentornato dei tifosi?

«Adoro i tifosi, credo siano i migliori del campionato mi hanno subito dimostrato grande affetto. Il palazzetto è sempre sold-out e c’è un clima unico, io cerco sempre di coinvolgerli durante le partite».

Tra i volti nuovi c’è Ferrari: che impressione ti ha fatto? Credi avrebbe spazio in Ncaa?

«È forte ed è giovane. Gioca con grande energia sia in attacco che in difesa e lavora molto anche in allenamento. Gli dico sempre che deve parlare di più in difesa, ci stiamo lavorando. È un ottimo giocatore, avrebbe potuto trovare spazio in Division 1, anche se tra l’Europa e gli Stati Uniti c’è una bella differenza. In America ci sono molti ragazzi di 19-20 anni con grande talento e grandi mezzi atletici, sarebbe stato molto diverso per lui ma credo che si sarebbe adattato bene».

Nel tuo podcast parlerete della Coppa Italia, nel caso doveste vincerla?

«Certo! Ci farei un intero episodio a proposito! Prima di pensarci però dobbiamo battere Rimini e scoprire chi affronteremo in finale. Intanto continuiamo a pensare ad una sfida alla volta fino a che non arriverà quel giorno».

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