Gesteco, è il gruppo italiano la vera forza che fa volare le Eagles
In 19 delle 35 gare giocate sono stati quattro i giocatori andati in doppia cifra

Il campionato di A2 viene vinto dagli stranieri? Non secondo coach Stefano Pillastrini, che anzi su questo tema ha ribadito la sua posizione diverse volte, in questa stagione. Dopo la vittoria sulla Fortitudo Bologna, al tecnico è stato chiesto se i due Usa abbiano ancora un ruolo decisivo e ha ribadito: «Per me no. Per me i più forti del campionato sono italiani, per me siamo schiavi di un sistema in cui gli americani stanno sempre in campo e tutto gira intorno a loro. I nostri però sono molto bravi e contano».
La sua posizione si riflette nel modo di giocare della sua Cividale. È indubbio che l’impatto di Lucio Redivo e Doron Lamb sia stato importante nel permettere ai friulani di volare: sono state 18 le gare con almeno uno straniero sopra i 20 punti (11 volte Redivo, 6 Lamb, 1 Marks). Indimenticabile la vittoria al PalaGesteco contro Pesaro, decisiva per l’accesso alle Final Four di Coppa Italia, con 58 dei 97 punti dei friulani arrivati dalla coppia di stranieri. Si tratta però di un unicum.
La Ueb infatti in ben 19 delle 35 gare giocate sinora ha mandato almeno 4 giocatori in doppia cifra, dato parziale che però testimonia come il coinvolgimento dell’intero roster sia la vera chiave di volta del progetto. «Quando dico che non dobbiamo affidarci alle iniziativi individuali intendo che quella deve essere la ciliegina sulla torta – aveva detto Pillastrini dopo la sfida casalinga su Rieti – non che non ne abbiamo bisogno. Quando non ci arriviamo di squadra, quello ci deve togliere dai guai».
Sta tutto qui: creare un sistema virtuoso, in cui poi l’estro del giocatore più ispirato – italiano, perché no, come Mastellari al PalaDozza oppure Dell’Agnello nella sua Livorno, per citare due esempi – possa dare lo strappo decisivo.
A proposito di singoli, alle 17.30 di oggi è stata indetta da Davide Micalich una conferenza stampa, che si terrà nella Club House di via Gaetano Perusini. Il tema non è stato anticipato, ma le parole di domenica del presidente lasciano pochi dubbi: «A Eugenio, il mio capitano di cui sono molto orgoglioso, auguro non altre 200, ma altre 1000 presenze. E forse in settimana potremmo dire qualcosa su di lui». Rinnovo in vista?
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