La Gesteco sfiora l’impresa a Cantù: sconfitta 78-77
Cividale cede solo nel finale: il sorpasso dei padroni di casa a tre secondi dalla sirena. Non basta una prova tutta cuore e orgoglio. E sabato 15 febbraio arriva Rimini
Alla Gesteco Cividale non basta il cuore sul parquet del Pala FitLine. Dopo due ore di duello cestistico Cantù torna a vincere dopo cinque ko consecutivi grazie ad una tripla sulla sirena di Valentini che ha il sapore della maledizione spezzata. Decisivo l’errore in lunetta di Redivo, ma soprattutto l’errore difensivo che lascia libero di tirare indisturbato il 7.
La squadra allenata da Nicola Brienza è in missione per scrollarsi di dosso il momento più complicato della stagione. L’assenza di Andrea De Nicolao per un problema al ginocchio è alleviata dal recupero di Grant Basile, non al meglio per via di un problema alla spalla ma galvanizzato dalla convocazione dell’Italbasket. Fuori Okeke. Tra le fila friulane si rivede con piacere in campo Gabriele Miani, per la prima volta in quintetto dopo il lungo infortunio muscolare; completano la formazione di partenza Redivo, Lamb, Marangon e Ferrari.
I gialloblù iniziano male, subendo subito un parziale di 7-0 targato Hogue-Valentini. Non basta il lieto ritorno a referto di Miani per frenare la corsa dei padroni di casa e sul -9 coach Pillastrini chiama timeout. Il minuto di sospensione scuote i gialloblù, bravi ad accorciare subito le distanze con tre liberi di Lamb e un altro canestro di Miani. Le difficoltà al tiro dei comaschi (1/7 dall’arco) permettono agli ospiti di arrivare al 15-14, così McGee cambia strategia e va a centro area a prendersi il canestro e fallo. Gli fa eco Riismaa spezzando il sortilegio dai 6m75, Rota accorcia e Moraschini sigilla il 23-18 su cui si va al primo riposo.
Punteggi decisamente più bassi nel secondo periodo, confuso e frammentato. La torna a contatto (24-24) grazie al tiro cadendo indietro di Dell’Agnello e ad una magia di Rota. La tripla del 77 vale il primo vantaggio dei suoi, poi si scatena una scena da saloon western. Volano 3 falli tecnici in 5’, di cui uno pesantissimo per Marangon, suo 4° personale. Cantù ne approfitta, va in lunetta e chiude avanti 36-30.
Al rientro dagli spogliatoi Redivo si accende dall’arco e inaugura la rimonta dei suoi, guidata da Dell’Agnello con tripla e un cioccolatino per Ferrari, scartato rigorosamente sopra il ferro con la schiacciata. Cantù paga la frenesia e perde lucidità, coach Brienza chiama timeout e riporta la calma; l’Acqua San Bernardo rientra con la faccia giusta in attacco e in difesa, piazza un parziale di 9-0 e chiude sul 56-49.
Nel quarto periodo Redivo parte fortissimo – assist per Berti e tripla in step-back da 7m metri –, Rota è su tutti i rimbalzi e Marangon mette 4 punti in fila per impattare la gara a quota 58. La gara è bellissima, perché Cantù non trema e Riismaa-McGee riportano a +6 i padroni di casa. A metà tempo Cividale perde prezzi perché Berti e Marangon commettono il 5° fallo nel giro di 1’, ma Redivo indossa il mantello (19 punti nel secondo tempo) e con tre perle riporta avanti i suoi (66-67).
Dell’Agnello sbaglia un tiro smarcato, subisce la tripla di Basile e gli risponde con la stessa moneta (3/3 dall’arco, glaciale), con l’assist per Ferrari le Ueb è avanti. Nell’ultimo minuto, però, la beffa. Al fallo sistematico Redivo sbaglia il tiro libero della sicurezza, Moraschini vola in transizione e pesca Valentini dimenticato tutto solo dalla difesa. Tripla sulla sirena: 78-77, vince Cantù. Peccato, perché la prestazione è stata maiuscola; ci sarà subito modo di rifarsi: a Cividale sabato arriva Rimini.
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