La Gesteco si complica la vita: passa l’Urania 95-96 all’overtime
La squadra di Pillastrini non sfrutta un vantaggio di 10 punti, cade contro Milano e viene raggiunta in classifica da Verona: ora per i playoff servono 4 punti

La Gesteco Cividale vive una gara dalle molte anime, spreca un vantaggio di 10 punti nel quarto periodo e cade in casa contro l'Urania Milano per 95-96 dopo un tempo supplementare. La Wegreenit - priva di Giddey Potts, guardia americana titolare, e con Andrea Amato a mezzo servizio- ha il merito di rimanere attaccata alla gara anche nei momenti di maggiore difficoltà e porta a casa due punti pesantissimi nella corsa playoff.
La qualificazione diretta è ancora possibile e ora è 2-0 con un’avversaria ostica come la Ueb. Per i friulani invece rimane il rammarico di aver giocato un secondo quarto da incubo e poi, tornati a +10, di aver gettato alle ortiche quanto ri-costruito. Prima della palla a due Eugenio Rota riceve un presente per il traguardo delle 200 presenze consecutive in gialloblù. Il pubblico canta “C’è solo un capitano” e carica i suoi beniamini. Stefano Pillastrini conferma il quintetto Redivo-Lamb-Marangon-Dell’Agnello-Berti, che inizia bene la sfida partendo dalla difesa. Milano fatica a muovere la sfera, trovando punti solo dalla lunetta in un avvio frammentato con ben 6 fischi in poco più di 2’. Le Eagles invece ricamano e sono premiate dalle percentuali (6/8 dall’arco).
A metà tempo un Berti molto positivo è costretto ad uscire per problemi di falli, ma i ducali non si scompongono e tentano il primo strappo. Lucio Redivo dà il via ad una grandinata di 3 canestri dai 6m75; parziale di 14-2, i gialloblù volano sul 24-10. Gli ospiti non ci stanno e dopo il timeout di coach Marco Cardani trovano il modo di accorciare con Udanoh e Gentile nel pitturato.
Il secondo quarto è un incubo. Il parziale inaugurale di 9-3, con 3 palle perse dei gialloblù, è il preludio di un tracollo che terminerà 18-34. Ike Udanoh – veterano del basket europeo, vinse la Coppa Italia di Serie A nel 2020 con la Reyer Venezia - domina in area, spesso perso dalla difesa. A 40'' dalla fine arriva pure un fallo antisportivo a Dell’Agnello; decisione controversa, perché inizialmente l’arbitro aveva segnalato un semplice fallo di gioco.
Nel terzo quarto la musica cambia. Cividale ritrova lo spirito giusto e un Berti preziosissimo in mezzo al pitturato, l’area è più coperta e la coppia Udanoh-Gentile fatica a trovare spazio. La gara continua sui binari dell’equilibrio, con Milano che trova 6 punti consecutivi da Gentile e impatta la gara sul 62-62 quando mancano 90’’ alla sirena. Il figlio di Nando riporta avanti gli ospiti, ma da un rimbalzo offensivo di Rota nasce la tripla di Mastellari che vale il 66-64 e apre il parziale di 7-0 che manda i gialloblù avanti di 6 negli ultimi 10'. Cividale vola addirittura sul 76-66, poi smette di giocare di squadra.
L’Urania è tutt’altro che battuta e replica con ferocia: 11-0, 7 punti di Leggio. Priva di Potts e Amato, ruotando in 7, rimane attaccata alla gara e a 1’ dalla fine uno 0/2 di Berti in lunetta rimette tutto in discussione: 88-86. Maspero corregge la stoppata del 19 e sigla il canestro che vuol dire supplementare. Miani spezza l’equilibrio e subisce il 5° fallo di Gentile, ma Milano è più dura. Maspero realizza il nuovo vantaggio, Lamb fa 1/2 e spreca il pari, poi sbaglia il tiro della vittoria. L’Urania ha meritato e in emergenza si è ritrovata; Cividale invece ha dimostrato che quando smarrisce la sua identità non è capace di vincere.
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