La Gesteco smarrita perde anche contro Torino: finisce 54-56

Seconda sconfitta casalinga consecutiva per Cividale: il contraccolpo della Coppa prosegue. Ora i playoff sono a rischio

Gabriele Foschiatti
La delusione degli uomini di coach Pillastrini a fine partita, sotto i tifosi gialloblu che come sempre non hanno mai smesso di incitare i propri beniamini foto petrussi
La delusione degli uomini di coach Pillastrini a fine partita, sotto i tifosi gialloblu che come sempre non hanno mai smesso di incitare i propri beniamini foto petrussi

Si è spenta la luce al PalaGesteco. Torino vince una partita a punteggio molto basso e strappa due punti (ma non la differenza canestri) pesanti nella corsa play-off. È il terzo ko consecutivo in campionato per i friulani, in evidente debito d’ossigeno: la palla non si muove più come coach Pillastrini vorrebbe e questo si legge nel 20/64 dal campo che condanna la sua squadra.

La difesa funziona, specie in avvio (11 punti concessi nel primo quarto, 25 nel primo tempo), ma l’attacco fa fatica (2/14 dall’arco, 29 punti segnati). Nel secondo tempo la Reale Mutua trova in Taylor il trascinatore (19 punti su 31 sono suoi), mentre i friulani arrancano. La tripla di Redivo sull’ultima sirena si spegne sul ferro, 9 punti nel quarto decisivo non possono bastare. Forlì ha vinto, Milano no. La classifica è corta, le prossime due trasferte – Brindisi e Bologna - contano tantissimo.

Mentre sugli spalti papà Federico “Mine” Ferrari attende il figlio Francesco, coach Pillastrini preferisce la stazza di Berti alla duttilità di Miani, riconfermando i restanti 4/5 del quintetto: Redivo, Lamb, Marangon, Dell’Agnello.

Taylor apre le danze, la coppia Redivo-Lamb risponde. Dopo l’appoggio di Berti su assist di Dell’Agnello capitan Schina – nativo di Trieste, come il fratello Andrea che ora è un idolo delle minors Fvg – sigla il 7-4 con un sottomano. Difese attente e percentuali al tiro risicate (2/10 Cividale, 1/5 Torino dopo 10’) tengono basso il punteggio. Sontuoso l’apporto di Anumba, francobollato da Pillastrini su Taylor, ottimo lo sforzo su Ajayi (soli 7 punti totali). L’attacco ducale però non gira. Cividale litiga con il tiro dall’arco (2/13, 0/4 per Lamb) e la gara rimane in perfetto equilibrio, tanto che con due canestri consecutivi in transizione a metà secondo periodo Torino torna a -2.

Il break di Rota permette ai friulani di chiudere però avanti. Il punteggio rimane molto basso (38-33 a metà terzo periodo) e sono le due tifoserie a regalare spettacolo: “Rispettiamo chi ci rispetta”, cantano i 15 tifosi ospiti, ricambiati dall’applauso del PalaGesteco. Lamb dalla lunetta riscrive il massimo vantaggio (+7, 40-33), subito ridimensionato dalla tripla di Taylor (3/3 dall’arco e 11 punti nel quarto, triplicato il bottino dell’intero primo tempo). Torino è viva e lotta trascinata dal suo numero 1, la sua terza conclusione dalla lunga distanza vale il +1, ribaltato dalla penetrazione di Miani allo scadere.

Cividale non riesce a chiudere Taylor e fa tanta fatica in attacco; a 6’34’’ dalla fine Pillastrini getta nella mischia Mastellari al posto dell’appannato Lamb (2/8 dal campo).

È lui a spezzare il digiuno dei ducali, mentre Ajayi commette il 5° fallo. Il punteggio rimane bloccato per oltre 2’, poi Ladurner spezza il sortilegio col tap-in e Taylor scrive il massimo vantaggio ospite (+5, 49-54). Nel momento più difficile Lamb si sblocca finalmente dall’arco e riporta i suoi ad un solo possesso di svantaggio.

Con lucidità Schina serve libero Ladurner sul pick and roll, risponde Miani col terzo tempo. Nell’ultimo possesso Schina trova solo il ferro, sul rimbalzo si lanciano in 3 ma a 4’’ dalla fine Lamb riesce a lasciare la sfera a Redivo. È suo l’ultimo, complicatissimo tiro: solo ferro. È finita, vince Torino che ora è a -4. 

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