Gianluca batte Federico, il campionato è riaperto

Quella fra Vbu Udine e Ferro Alluminio Trieste, in C maschile, è stata una gara molto sentita e attesa da parte di tutti i giocatori impegnati in campo e fuori. Ma per qualcuno di più. Si tratta dei fratelli Gianluca e Federico Paron, schierati domenica l’uno contro l’altro nel match che avrebbe potuto consentire al Ferro di mettere entrambe le mani sulla B2 e che, invece, ha visto gli udinesi imporsi riaprendo le sorti del campionato.
Triestini, 36 anni Gianluca e 26 Federico, i Paron hanno iniziato la loro storia pallavolistica nel capoluogo ma mentre il più giovane, schiacciatore, è rimasto sempre “fedele” alla Triestina Volley, il più grande, palleggiatore, ha militato in numerose società, dall’AdriaVolley in B1 al Monfalcone, fino a Udine, dove aveva già giocato per tre anni, e dove è rientrato, dal Ferro Alluminio, all’inizio di questa stagione. «Sentivo che era tempo di cambiare - spiega - e ho scelto espressamente il Vbu, optando per una non facile vita da pendolare del volley tra Trieste, dove lavoro come architetto, e Udine». Per Gianluca la posta in gioco, domenica, era dunque ancora più alta considerando che affrontava, oltre suo fratello, anche la sua ex squadra. «É vero che loro sapevano esattamente come gioco - prosegue - ma è altrettanto vero che anche io conoscevo molto bene loro. Era una gara che sentivamo tutti da molte settimane e che abbiamo vissuto non tanto come un’ultima spiaggia quanto come una prova di maturità nella quale dovevamo dimostrare di avere i nervi saldi e di sfruttare ogni singola occasione».
Il big match è stato vissuto un po’ meno intensamente da Federico, che dopo aver provato, da bambino, molti sport, ha infine optato per il volley (anche se tutt’ora si diletta con il basket), in ambiente che conosceva molto bene e del quale anche la famiglia aveva piena fiducia. Reduce da un incidente in scooter, ha infatti dovuto seguire un lungo percorso di riabilitazione che lo ha portato solo da poco ad allenarsi a pieno ritmo. «Se avessi potuto prendere parte più attivamente all’incontro - racconta - avrei forse digerito peggio la sconfitta, invece in fondo sono contento per mio fratello. Certo, se avessimo vinto avremmo vissuto la seconda parte della stagione con la consapevolezza che qualche passo falso non avrebbe compromesso la promozione. Invece ora tutte le partite sono importanti, per noi come per loro, e quasi tutte le avversarie potenzialmente pericolose». Non è detto che il duello fra i fratelli Paron sia finito qui: se al termine della regular season la prima classificata avrà meno di tre punti di distacco dalla seconda, scatteranno le partite decisive dei play off.
Alessia Pittoni
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto