Giù dal Matajur in mountain bike: che spettacolo

Successo per la quinta edizione della Matadown: 130 gli iscritti, un’altra perla per Vallimpiadi
SAVOGNA. Domenica si è corsa sul monte Matajur la quinta edizione della Matadown, gara di mountain bike specialità enduro inserita nel campionato nazionale sloveno Sloenduro 4Fun e caratterizzata da una spettacolare partenza di massa dei concorrenti dalla cima del Matajur con arrivo a Sorzento.


La mtb enduro è una disciplina relativamente giovane che richiede sia doti forza e tecnicità proprie dei discesisti sia la resistenza e lo scatto degli scalatori, in quanto i tracciati di gara non si svolgono mai interamente in discesa ma vengono inframezzati da salite, rendendo necessaria agli atleti una preparazione a tutto tondo, che, come ha testimoniato la giovanissima campionessa austriaca Yana Dobnig, non si improvvisa ma si costruisce con il sacrificio e l’allenamento quotidiani.


Ecco i numeri di questa edizione: 12,5 Km per 1.500 mt di dislivello, 130 gli iscritti di 6 diverse nazionalità, poco più di 100 quelli riusciti a portare a termine la prova, molto selettiva tanto per gli atleti quanto per i mezzi.


Il vincitore assoluto è stato Manuel Albanese del Team Caprivesi, seguito da Riccardo Nadalin del Team Tecnobike K2, terzo lo sloveno Valter Krajnik del Black Hole Enduro Team. Prima tra le donne l’atleta croata Gorana Tezak, Adrenalina mtb team.


La manifestazione fa parte del calendario dell’associazione Vallimpiadi (la preziosa consulenza tecnica specialistica di Asd Maglia Nera) che promuove le Valli del Natisone tramite l’attività sportiva ed è organizzata con la consulenza tecnica specialistica di asd Maglia Nera, i cui volontari hanno gestito non solo l’aspetto organizzativo e logistico, ma anche la sicurezza lungo il tracciato e la preparazione del sentiero di gara. Da segnalare infine che lo scorso novembre la Matadown è stata premiata ad Ajdovščina in Slovenia come miglior prova del campionato Sloenduro 4Fun, promossa a pieni voti quindi sia per la qualità dell’organizzazione che per la bellezza del tracciato. Valli del Natisone, quindi, sempre più culla dello sport. Dopo la tappa del Giro d’Italia del 2016 sono ormai decine le iniziative messe in piedi da Vallimpiadi, un’oasi felice si sport e benstare.


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