Gli avversari della Gsa: Pescara bocciata, Caserta al ripescaggio

Colpo di scena last-minute nel giorno del consiglio federale. I campani al posto degli abruzzesi nel girone di Udine
Udine 31 Maggio 2019 gsa Agenzia Petrussi foto Pregnolato
Udine 31 Maggio 2019 gsa Agenzia Petrussi foto Pregnolato

UDINE. Pescara bocciata, Caserta verso il ripescaggio. Colpo di scena last minute in serie A2 nel giorno del consiglio federale che avrebbe dovuto ufficializzare i gironi della seconda categoria nazionale.

A mescolare ulteriormente le carte, dopo l’esclusione di Auxilium Torino e il ripescaggio di San Severo, è arrivata la notizia che la Com.Te.C (la commissione tecnica della Fip incaricata di certificare i bilanci) ha dato parere negativo in merito all’iscrizione della neopromossa Amatori Pescara.

A questo punto per la Juve Caserta, terza avente diritto all’ammissione in serie A2 (la prima è San Severo e si può già considerare ammessa, la seconda è Cento ma non ha formalizzato la domanda), si spalancano le porte del ripescaggio.

Pescara ora può giocarsi la carta del ricorso al Coni, ma le speranze sono flebili: la gloriosa società casertana, allenata dall’uomo-bandiera Nando Gentile, ha già pronto lo spumante in frigo.

Per quanto riguarda i gironi di A2, è probabile che l’ufficializzazione della composizione slitti di qualche giorno, ma secondo i rumors di ieri Caserta dovrebbe prendere il posto di Pescara nel girone Est.

Per la Gsa Udine si prospetta quindi un ulteriore aumento dei chilometri da affrontare nelle trasferte: i viaggi in Puglia e in Campania, per affrontare rispettivamente San Severo e Caserta, fino a qualche settimana fa non erano contemplati.

La trasferta lunga fino alla reggia di Caserta regalerebbe comunque una sfida suggestiva contro una squadra (la cui denominazione completa è Sporting Club Juve Caserta) che ha raccolto l’eredità di un team che negli anni ’80 ha scritto pagine di storia della pallacanestro italiana.

Un’epoca in cui i bianconeri, con il marchio Indesit, Bosia Tanjevic in panchina e il brasiliano Oscar Schmidt a bruciare la retina da tutte le posizioni, raggiunsero i vertici: due finali play-off scudetto e una coppa Italia in bacheca.

La scalata giunse all’apice nel 1990/91, con lo scudetto vinto a Milano in gara 5 dal gruppo allenato da Marcelletti e composto dai vari Gentile, Esposito e Dell’Agnello, tutti e tre oggi allenatori fra A1 e A2. —


 

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