Higuain dà una mano alla Juve

L’argentino, mezzo infortunato, decide la sfida con il Napoli: bianconeri a meno uno dalla vetta
Juventus's forward Gonzalo Higuain scores the goal of 1-0 during the Italian Serie A soccer match between SSC Napoli and Juventus FC at San Paolo Stadium in Naples, 1 december 2017. ANSA/ CEASARE ABBATE
Juventus's forward Gonzalo Higuain scores the goal of 1-0 during the Italian Serie A soccer match between SSC Napoli and Juventus FC at San Paolo Stadium in Naples, 1 december 2017. ANSA/ CEASARE ABBATE
NAPOLI. Resurrezione Juve. Higuain: proprio lui, il Pipita, ha deciso la sfida del San Paolo. Non doveva nemmeno giocare e invece ha “messo mano” sul risultato, portando in vantaggio la Juve, pur subissato dai fischi dei tifosi napoletani. Siamo parlando di Gonzalo Higuain, personaggio-cardine di questa sfida molto attesa e combattuta. Nella ripresa il Napoli è parso più determinato, ma attaccando ha lasciato qualche spazio alla Juve che talvolta si è resa pericolosa. Sfortuna del Napoli? Diremmo che è stato confermato un certo calo della squadra di Sarri. La squadra campione invece, nonostante le assenze, ha ripreso quota e il suo attacco (41 gol) ha colpito ancora. E il «muro» bianconero ha ripreso a funzionare. Il fatto di giocare contro un avversario al completo, ben compatto, ha stimolato i bianconeri e il risultato in fondo ha finito per favorire il terzo incomodo, cioè l’Inter che, battendo il Chievo, potrebbe saltare in testa. Intanto, però, la Juve, si è portata a meno uno dalla vetta.


Sarri aveva schierato i titolatissimi con la sola variante di Mario Rui invece di Maggio, per l’infortunio a Ghoulam. Allegri aveva recuperato Chiellini in difesa, Khedira a centrocampo e il citato Higuain in attacco. I tanti cambi, alcuni forzati, non hanno tolto nulla alla bontà dell’impianto bianconero. La Juventus ha cercato di fare la partita perfetta e in alcuni momenti ha impedito al Napoli di giocare, tanto da farlo sembrare in brutta serata. La squadra di Allegri, salvo qualche errore iniziale di Pjanic, ha ben presidiato il centrocampo, inaridendo la fonte del gioco partenopeo: Jorginho e Hamsik non sono sembrati sempre efficaci contro Khedira e lo stesso Pjanic dopo l’inizio incerto. Bene anche De Sciglio nella difesa bianconera. Certe veloci partenze di Douglas Costa dalla destra hanno un po’ seminato il panico dalle parti di Mario Rui. In questo quadro leggermente più favorevole alla Juve, il gol di Higuan, al 13’ in contropiede, è stato da manuale: Dybala è andato via centralmente e ha servito Higuain sulla destra. Il Pipita ha preso sul tempo sia Koulibaly che Reina e ha insaccato. Poi con qualche atteggiamento un po’ provocatorio ha eccitato i suoi ex tifosi. La reazione della squadra di Sarri c’è stata e forse l’occasione più pericolosa si è avuta con un’azione Callejon-Hamsik, il cui tiro ha costretto Buffon a intervenire in tuffo. Alcuni tentativi sui due fronti (Higuain, Benatia, Hysaj, Douglas Costa, Insigne, Dybala) hanno tenuto viva la partita, ma non hanno inciso sul risultato nel corso di un primo tempo interessante. Il 4-3-3 della Juve ha funzionato.


La Juve nella ripresa ha cercato di tener palla, ma il Napoli è parso più aggressivo. Asamoah ha salvato una situazione critica, Insigne ha impegnato a terra Buffon, Callejon in diagonale basso ha sfiorato il palo alla destra del portiere bianconero. Insomma, più Napoli che Juve che si è difesa di mestiere e ha proposto qualche break con Douglas Costa. Un intervento di Chiellini su Martens ha causato le proteste napoletane, ma il Var ha negato il rigore che in effetti non c’era. Sarri ha fatto entrare Zielinski al posto di Allan e Allegri ha cambiato Khedira con Marchisio. Poi Dybala ha dato a Matuidi che da sinistra ha sparato e Reina ha fatto un autentico miracolo, evitando il raddoppio bianconero. Insigne ha fallito un’occasione sotto porta e si è infortunato, sostituito da Ounas. La difesa bianconera ha dovuto serrare i ranghi. Allegri ha fatto entrare Barzagli al posto di De Sciglio, ma gli ultimi assalti napoletani sono stati infruttuosi. Juve al settimo cielo.


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