I FRATELLI GUETTA ATTENTI A QUEI DUE
I capelli lunghi, le cuffie professionali e una folla impazzita davanti: David Guetta è uno dei centravanti della musica internazionale. Dopo il concerto di ieri, in Francia hanno accantonato l’epopea degli chansonnier e sdoganato la house-pop... Chi si aspettava un erede di Aznavour si metta il cuore in pace: l’inno ufficiale di Euro2016 è suo. This one’s for you minaccia di fracassare il nostro sistema nervoso per tutta l’estate, in quella terra di mezzo dove sono ibridati i confini tra jingle radiofonico, sigla tv e spot di offerte telefoniche.
Vi colpisce, che l’euroinno sia di un dj producer? A me no, perché Guetta vende milioni di dischi. E poi, poche ore fa ho scoperto qualcosa che mi ha sbalordito, quella sì.
Questo pifferaio magico 2.0 ha una sorella che gli italiani conoscono bene: è Nathalie Guetta, alias Natalina, la circense felliniana e tascabile che assiste Don Matteo nella fiction buonista di Raiuno.
Non me l’aspettavo e non so se mi riprenderò. Il re della house e la perpetua del paese... ma spesso le cose buone affiorano da abbinamenti imprevisti. Nel calcio, soprattutto in attacco, essere diversi è premiante. Uno basso e rapido, l’altro alto e dominante. L’Italia contro il Belgio potrebbe affrontare De Bruyne e Benteke (o Hazard-Lukaku) che raccontano proprio questa storia.
Comunque la coppia più devastante, per me, resta quella firmata da Brett Sinclair e Danny Wilde, cioè Roger Moore e Tony Curtis, agenti segreti stilosi nel telefilm Attenti a quei due: solo dieci puntate, ma perfette, come fare gol a ogni partita di un Europeo. Un nobile inglese e un ribelle americano, diversi e uniti, tipo Keegan e Toshack nel Liverpool di fine anni Settanta.
Ognuno di noi dovrebbe avere un gemello del gol, con il quale andare in campo e fare al meglio il proprio lavoro. Uno di cui ti fidi, uno che ti copre se vai incontro al nemico. Diversi e uniti. Se qualcosa andrà bene, uno correrà verso la bandierina esultando; l’altro lo inseguirà e lo abbraccerà. Vale anche in ufficio, sì.
@fbrancoli
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