Il calcio dà l’addio a Cesare Maldini, morto a 84 anni

Nato a Trieste nel 1932 è stato una delle bandiere del Milan. Vice di Bearzot ai mondiali del 1982 è stato anche Ct della nazionale azzurra e del Paraguay
20 luglio 1997 Cesare Maldini e il figlio Paolo assieme per un ritiro a Roma della nazionale. PAL MAURIZIO BRAMBATTI / ANSA
20 luglio 1997 Cesare Maldini e il figlio Paolo assieme per un ritiro a Roma della nazionale. PAL MAURIZIO BRAMBATTI / ANSA

ROMA. È morto all’età di 84 anni Cesare Maldini, difensore e bandiera del Milan, come lo diventò poi suo figlio Paolo, ex ct della Nazionale e dell’Under 21.

Nato a Trieste il 5 febbraio 1932, ha militato nel Milan dal 1954 al 1966 disputando 347 partite (3 gol) e vincendo 4 scudetti, una coppa Latina e, nel 1963, da capitano, alzò nello stadio di Wembley, la prima coppa dei Campioni conquistata dal Milan dopo aver battuto il Benfica di Eusebio.

Con la maglia azzurra ha disputato 14 partite, tra cui 2 nel Mondiale del 1962 in Cile.

È stato anche capitano della Nazionale, nella stagione 1962-63.

Da allenatore portò il Parma dalla C1 alla B, dopo essere stato il vice di Nereo Rocco al Milan e dopo aver guidato il Foggia e la Ternana.

Nel 1980 diventa vice di Enzo Bearzot in Nazionale, carica che ricoprirà per 6 anni prima del decennio alla guida dell’Under 21, con la quale vince il campionato europeo per 3 anni consecutivi.

Nel 1998 guida la Nazionale ai Mondiali in Francia, perdendo i quarti di finale ai rigori con i padroni di casa che poi vinceranno il titolo.

Dopo l’esperienza mondiale da Ct, “Cesarone” diventa capo coordinatore degli osservatori del Milan, siede sulla pancina rossonera come direttore tecnico di Tassotti e Terim.

Si qualifica alla guida del Paraguay ai Mondiali in Corea del Sud e Giappone nel 2002, dove esce agli ottavi con la Germania e si dimette.

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