Il Cjarlins Muzane non ha fortuna e la Triestina colpisce FOTO

CARLINO. A Carlino è quasi estate, in casa Triestina ritorna il sole dopo il buio del Rocco contro il San Daniele. Il Cjarlins Muzane ci prova a imitare i diavoli rossi, ma sul campo non ha fortuna (come si vedrà dalla cronaca) e allora il club di patron Zanutta deve accontentarsi soltanto di aver vinto la sua sfida a livello organizzativo per essere riuscito a portare sul campo di casa la sfida con gli alabardati.
Già la fortuna. Al 15’ e al 16’ Del Mestre fa gli straordinari per mettere in angolo le bordate di Maccagnan e di Tardivo. Al 21’ il miracolo lo fa Piscopo che respinge sulla linea di porta una girata di Paolucci (quello di casa) destinata a fare centro con Del Mestre fuori dai pali. Roba da stropicciarsi gli occhi per i tifosi di casa costretti a guardare la partita in piedi dietro la recinzione, sfrattati dai supporters triestina che si godono la comoda tribuna rossoblù.
Sulla replica alabardata arriva il gol. Lapaine dall’out indirizza la sfera verso Araboni che si ricorda del suo pedigree e gira in mezzo all’area gabbando Cecotti e compagni, l’inserimento di Kalin è provvidenziale. La palla in fondo al sacco scaccia i fantasmi dalla mente della truppa di Costantini. Al 38’ ancora Kalin protagonista quando finisce giù nell’area friulana: il rigore ci sta, ma l’arbitro Capovilla lascia correre tra gli insulti del popolo alabardato sugli spalti.
Ancora Da Ros al 41’ con una bordata da venti metri sfiora la traversa.
Nella ripresa il ritmo si abbassa, cosa gradita alla Triestina. Il Cjarlins Muzane dimostra di accusare più degli avversari il primo vero caldo della stagione e non graffia più come nel primo tempo. E allora Da Ros al 18’, dopo pregevole dribbling a destra, scheggia il legno alla sinistra di Clemente sfiorando il 2-0.
L’unico pericolo del Cjarlins Muzane lo produce l’esperto Tardivo con un rasoterra velenoso di poco a lato. Costantini manda in campo forze fresche per dare l’ultima spallata ia neri di casa, ma gli alabardati arretrano un po’ troppo pur senza rischiare. La contesa si chiude grazie a un’invenzione di Paolucci che con un lancio di trenta metri pesca Da Ros: perfetto il controllo, il dribbling a rientrare ubriaca la difesa e la bordata di sinistro è imprendibile per Clemente. Davvero un gol d’autore.
Cala il sipario su una partita vivace e ben giocate da entrambe.
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