Il Friuli ispira Buffon: "Se vinco la Champions potrei giocare un altro anno"

Gigi ha svelato la richiesta del presidente della Juventus, Andrea Agnelli. Ventura e il primo anno da ct: «Ho avuto coraggio ad accettare dopo Conte»
Latisana 12 Giugno 2017 gigi buffon Copyright Petrussi Foto Press Turco Massimo
Latisana 12 Giugno 2017 gigi buffon Copyright Petrussi Foto Press Turco Massimo

UDINE. Coraggio. A parole l’hanno sfoderato il ct Giampiero Ventura – commentando il suo primo anno azzurro– e Gigi Buffon, parlando di un’altra sfida che potrebbe allungare l'interminabile carriera: «Se vinco la Champions potrei proseguire per un altro anno».

Coraggio. Anche se forse ne sarebbe servito di più già l’altra sera in campo, allo stadio Friuli, per eguagliare la Spagna, per rifilare otto gol al Liechtenstein.

D’accordo, la mezza goleada è comunque un segnale positivo e l’Italia ha proposto anche un modulo decisamente offensivo come il 4-2-4 per far saltare il “castello” del Principato alpino, ma per almeno un tempo è mancato quel carattere, quella garra – direbbero gli argentini – che spesso è fondamentale per dettare gli assalti alle difese avversarie.

Alla fine gli azzurri ci sono riusciti con il fioretto, agitato con sapienza da Lorenzo Insigne, il vero valore aggiunto in quel di Udine, un'assicurazione importante pensando a quello che accadrà dopo la sosta estiva, allo scontro diretto con le Furie Rosse, all’appuntamento del 2 settembre al Santiago Bernabeu di Madrid, dove i padroni di casa, in virtù di una differenza gol migliore, potranno giocare per due risultati su tre (vittoria e pareggio) per conservare il primato nel Gruppo G delle qualificazioni ai prossimi Mondiali. Il modo per evitare la lotteria degli spareggi per andare in Russia.

Parola di ct. «Sono stato coraggioso perché non era facile entrare in Nazionale dopo Conte, in una qualificazione dove l’Italia per la prima volta non solo non è una testa di serie, ma si qualifica direttamente solo la prima».

Ventura si è guardato un attimo alle spalle lasciando il Friuli e prima di proiettarsi al futuro: «A Udine i due obiettivi erano vincere e dare continuità al nostro lavoro. Il primo l'abbiamo centrato, il secondo solo a metà, perché lo abbiamo fatto soltanto nella ripresa».

Chiuso l’argomento Liechtenstein, ecco la sagoma della Spagna, come al luna park. E il commissario tecnico prende bene la mira: «Siamo assolutamente in grado di andare a giocarci la partita – ha spiegato Ventura riferendosi al 2 settembre –. Spero recuperino Verratti e tutti gli altri acciaccati.

La condizione atletica? Può essere un problema, ne abbiamo parlato: Lazio e Juve hanno la Supercoppa, Insigne ha i preliminari di Champions col Napoli. Ma i ragazzi hanno voglia di essere protagonisti».

Gigi pensiero. E tra i ragazzi c’è anche Peter Pan Buffon. Ieri per lui una giornata tutta friulana che ha fatto seguito alle ovazioni ricevute allo stadio dei Rizzi senza neppure toccare il pallone, o quasi.

Prima la cittadinanza onoraria di Latisana, paese natale del papà Adriano, poi l’intervista a Sky, la “casa” della signora, Ilaria D’Amico. Là davanti alle telecamere la confessione in chiave juventina.

«Dovessimo vincere la prossima Champions potrei pensare di proseguire per un anno per partecipare alle altre competizioni che ne conseguono. C’è in questo senso una richiesta del presidente Andrea Agnelli. Ma è molto difficile che accada...».

Il capolinea del portiere azzurro potrebbero ancora essere allora i Mondiali. Una storia tutta da scrivere, però.

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