Il Niño chiamato da Villas Boas: vieni al Chelsea

Telefonata del neoallenatore dei londinesi svelata dai giornali cileni: in ballo 45 milioni. Resta la concorrenza del City e del Barça. 

Chile's national soccer player Alexis Sanchez controls the ball during a team training session at the Ingwenyama Conference and Sports Resort in Nelspruit, South Africa, Monday June 14, 2010. Chile will face Honduras on June 16 in the group H for the soccer World Cup. (AP Photo/Claudio Cruz)
Chile's national soccer player Alexis Sanchez controls the ball during a team training session at the Ingwenyama Conference and Sports Resort in Nelspruit, South Africa, Monday June 14, 2010. Chile will face Honduras on June 16 in the group H for the soccer World Cup. (AP Photo/Claudio Cruz)

UDINE. Non poteva mancare la telefonata. Nella telenovela del Niño i media sudamericani sono avidi di particolari e dopo aver ricamato sul possibile viaggio del campione di Tocopilla a Barcellona, per il rito della firma sul contratto, adesso si sono concentrati sull’assalto inglese al gioiello dell’Udinese. Che se la gode. Se questo è l’unico modo per arrivare ai 45-50 milioni fissati da Gianpaolo Pozzo per lasciare partire Alexis Sanchez, allora ben vengano i rilanci di City e Chelsea. E proprio i Blues del “Paperone” Roman Abramovich pare stiano intensificando in queste ore i contatti per arrivare al Niño, con tanto di chiamata intercontinentale tra il neo-allenatore dei londinesi, il lusitano Villas Boas e il giocatore dell’Udinese che ha sempre dichiarato di voler vestire la maglia del Barça.

Probabilmente quello del giovane tecnico allievo di Mourinho è stato un sondaggio per capire se effettivamente ci sono dei margini per scalfire le convinzioni di Sanchez e formulare l’offerta che potrebbe spingere Pozzo a chiudere l’affare. Il giornale cileno La Tercera nella sua versione internet cita anche le cifre sul piatto della bilancia nel caso del Chelsea, rigorosamente in dollari Usa come è costume in America Latina: 64,2 che in euro fanno 45. Fosse vero sarebbe l’offerta più alta, superiore a quella del ManCity dello sceicco Mansour che sarebbe arrivato a quota 43, sempre in euro. Tornando ai “dollaroni” di Abramovich, la formula dell’affare sarebbe piuttosto articolata: si parla di 50 milioni in valuta Usa subito più 14,2 a rendimento, secondo il meccanismo dei bonus.

Tutti particolari che hanno fatto il giro del globo per essere rivelati, visto che sarebbero stati propri i rivali inglesi del Chelsea a parlare della strategia londinese. Il quotidiano The National degli Emirati arabi, paese che detiene la “cassaforte” del Manchester City attraverso il controllo dello sceicco Mansour, ha parlato per primo della telefonata di Villas Boas a Sanchez che nei piani dei Blues dovrebbe agire a supporto di Fernando Torres assieme al croato Luka Modric del Tottenham, altro “pallino” del nuovo allenatore del Chelsea.

Questo lo senario inglese, mentre il Barcellona non desiste, si toglie dalla corsa ad Aguero e valuta Pepito Rossi in alternativa a Sanchez. Ma bisogna mettere mano al portafoglio per convincere Pozzo, 28 milioni per altri 10 “a rate” non bastano.

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