Il Pordenone lancia la volata per il titolo d’inverno: primo ostacolo la Pro Patria

Oggi a Lignano (14.30) la sfida con i lombardi. Di Carlo: «Vogliamo riprendere la strada della vittoria». Obiettivo allungare in vista della volata per il titolo d’inverno

Alberto Bertolotto
Domenico Di Carlo, allenatore del Pordenone
Domenico Di Carlo, allenatore del Pordenone

PORDENONE. Volata finale per il titolo d’inverno, corsa a cui il Pordenone vuole arrivare nella posizione in cui si trova adesso. Cioè da prima in classifica. Quattro turni da disputare al giro di boa e i ramarri, dopo il pareggio con la Pro Sesto, hanno tutte le intenzioni per tornare alla vittoria oggi (mercoledì 30 novembre) con la Pro Patria, attesa al Teghil alle 14.30.

Il successo sarebbe importante per consolidare il primato e trovarsi in una posizione di forza a tre tappe dalla fine del girone d’andata. È vero che il titolo d’inverno non dà alcun premio, ma è altrettanto vero che al di là delle frasi di facciata ogni squadra che ambisce ad arrivare davanti a tutte punta a chiudere la prima parte della stagione in testa.

Inoltre il Pordenone vuole mettere pressioni alle rivali, che saranno impegnate nel tardo pomeriggio o domani: un aspetto importante, se non altro perché Renate, Feralpisalò e Lecco, grazie ai rispettivi successi di domenica scorsa, si sono fatte sotto, portandosi a tre punti dalla capolista mentre il Vicenza, capace di battere l’Arzignano nel derby, ha portato il suo distacco a quattro lunghezze. «Vogliamo riprendere la strada del successo – ha infatti detto nella conferenza stampa del giorno prima della gara Mimmo Di Carlo –. Voglio vedere una formazione tosta, che metta in campo la solita mentalità vincente e che porti gli episodi dalla sua parte. Servirà essere aggressivi e bravi ad attaccare la profondità: la Pro Patria si difende bene e riparte e in questo caso dobbiamo cercare di crearle delle difficoltà».

Sotto il profilo della prestazione il tecnico ultimamente non è mai stato deluso dai suoi. Il Pordenone con la Pro Sesto è inciampato, ma solo dal punto di vista del risultato: per quanto riguarda la gara, al di là di alcuni errori dei singoli, i ramarri hanno giocato una buona partita, creando molto.

Sarebbe servito maggiore cinismo, una concretezza che servirà avere oggi con una formazione ostica, ma che arriva rimaneggiata al Teghil. Sono nove gli elementi che mancano a mister Vargas: è vero che in queste condizioni la Pro domenica scorsa ha battuto l’Albinoleffe, ma va anche detto che non sempre riescono le imprese e che nel corso del campionato la squadra ha centrato solo una volte due affermazioni consecutive (con Feralpisalò e Mantova tra la seconda e la terza giornata). I ramarri contano oggi di riprendere il cammino iniziato con la Pergolettese, quando aveva messo a segno la prima delle quattro vittorie di fila.

Alla seconda sfida nel giro di quattro giorni, e con una buona probabilità che giochi di fatto la stessa formazione vista domenica scorsa, una mano al Pordenone la possono dare anche i cambi, magari quel Simone Palombi o quel Francesco Deli rientrati a disposizione da poco.

Di Carlo si è detto nuovamente felice per il loro ritorno, perché permettono una maggiore rotazione degli effettivi. Inoltre, dalla panchina, nella gara col Trento di un mese fa, Deli con due gol ha sbloccato una sfida ferma sullo 0-0. Magari può essere nuovamente lui a decidere il match e far segnare la terza vittoria di fila in casa, filotto mai messo da quando la squadra si esibisce a Lignano. Una motivazione in più per far bene nell’incontro odierno.

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