Il Pordenone nell’élite dei club pronti a risalire
PORDENONE. Relativamente ai criteri non si sa ancora nulla. Il Pordenone aspetta, con una consapevolezza: al momento è uno dei pochi club retrocessi ad avere davvero intenzione di presentare la domanda di ripescaggio.
Delle nove società scese in serie D, infatti, soltanto quattro sembrano davvero intenzionate a chiedere la riammissione alla Lega Pro. Oltre ai “ramarri”, ci sono Forlì, Gubbio e Messina. Stanno decidendo sul da farsi invece Albinoleffe, Pro Patria e San Marino, mentre sembrano propense a ripartire dalla serie D Savoia e Aversa Normanna.
In bilico. Si parta da queste ultime. Il Savoia, matricola la scorsa stagione come i neroverdi, sta vivendo un periodo di grossa difficoltà finanziaria: giocatori e staff non percepiscono stipendi da dieci mesi.
E' praticamente impossibile, dunque, che si riesca ad avere la forza economica per presentare la domanda. L'Aversa Normanna, anch'essa propensa per il “no”, attraversa una situazione particolare. Gli ultimi due campionati “pro” li ha disputati da ripescata: il club fece domanda sia per la stagione 2013-2014 sia per quella appena trascorsa.
Potrà, la Lega Pro, anche in caso di richiesta, concedere il terzo “sì” consecutivo? Molto difficile, anche se può succedere di tutto. Indecise sul da farsi, oltre al San Marino, le due lombarde scese in serie D dal girone di Pordenone: l'Albinoleffe, come dichiarato dal presidente Andreoletti, aspetta di conoscere i criteri; la Pro Patria, implicata peraltro nell'operazione “Dirty soccer”, sta alla finestra.
A suo favore depone il blasone sportivo e la “bontà” degli impianti sportivi.
Certezze. Forlì, Gubbio, Messina e Pordenone busseranno alla porta della Lega Pro: “richiamateci”, affermano in coro. Gli emiliani hanno, a grandi linee, gli stessi punti di forza dei neroverdi (un bilancio sano, un buon vivaio).
Gli umbri, invece, hanno dalla loro un'importante storia tra i professionisti: è dal 1998 che militano in serie C. Il Messina ha il blasone e un grande bacino d'utenza. La “battaglia” è già cominciata e, a queste, possono anche aggiungersi le sette società ancora in corsa nei play-off di serie D.
E' molto probabile che alcune di queste presentino domanda, come fatto dalla Virtus Vecomp e dal Real Vicenza nel 2013.
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