Il Pordenone sa fare bene i conti: il suo monte ingaggi è inferiore a quello delle altre prime della classe

PORDENONE. Delle tre capolista degli altrettanti gironi di serie C è quella che ha speso meno. Il suo monte stipendi è l’ottavo di tutta la categoria, alle spalle anche di tre club del proprio gruppo. Al primato in classifica il Pordenone abbina una certa virtuosità per quanto riguarda le spese relative ai propri calciatori. Secondo l’indagine de “La Gazzetta dello Sport”, la società neroverde ha un monte ingaggi di 5.204.045 euro, cifra con cui si colloca alle spalle del leader Crotone (quasi 7,5 milioni), ma anche dietro a Vicenza (terzo con quasi 6,2 milioni), Triestina (quarto con poco più di 6 milioni) e Padova, quest’ultimo quinto con 5.666.203.
«È un dato che ci rende orgogliosi – ha commentato la statistica il presidente del Pordenone Mauro Lovisa –. Si può essere protagonisti anche senza spendere cifre spropositate. La classifica sul campo inoltre dice che per ora siamo in testa, ma sappiamo che manca ancora tanto da qui alla fine del campionato e bisogna lottare sino all’ultimo minuto».
Il dato legato agli stipendi si scompone poi in parte fissa e parte variabile (quest’ultima legata a premi, individuali e di squadra). La prima si riferisce allo stipendio classico, che i tesserati percepiscono mensilmente. La seconda è legata ai bonus, che possono presentare un vantaggio per le società (non hanno scadenza e possono essere versati entro la fine di giugno). La spesa fissa sostenuta dal Pordenone ammonta a 3,9 milioni, mentre quella variabile raggiunge la quota di 1,3 milioni.
Va ricordato che davanti alla società friulana, nella classifica relativa agli stipendi, oltre al Crotone si trovano Virtus Entella (seconda con più di 6,6 milioni), Cesena (sesto con 5,66) e Catanzaro (settimo con 5,5 milioni). Liguri e romagnoli si trovano assieme in vetta al girone B, mentre il Catanzaro comanda il gruppo C davanti a Pescara (che spende tra i 3,4 e i 4,9 milioni di euro) e Crotone (che sino a due anni fa militava nella massima serie).
«Un aspetto che voglio sottolineare – ha ripreso il filo Lovisa – è legato ai giocatori di proprietà. Ne abbiamo molti e con contratti pluriennali. Questo significa che abbiamo voluto creare patrimonio». Edgaras Dubickas, attaccante, ha per esempio firmato un quadriennale (scadenza giugno 2026) e Marco Pinato, centrocampista, ha sottoscritto un triennale (scadenza giugno 2025). I due sono i capocannonieri della squadra con 4 reti realizzate ciascuno. «Il riferimento per noi sarà sempre il Cittadella – ha voluto chiudere il presidente del Pordenone –. Una società che milita da molte stagioni in serie B, che ha centrato più volte i play-off e che ha sempre affrontato la categoria con un budget modesto in confronto a tutte le altre concorrenti».
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