Il rally del Fvg regala il titolo italiano a Scandola FOTO 1 - FOTO 2 - VIDEO

É la prima volta per lui e anche che la corsa udinese si tinge di tricolore Il pilota della Skoda Fabia, con due gare di anticipo, chiude il regno di Andreucci

CIVIDALE. I rally danno e prendono. Quello del Friuli Venezia Giulia “regala”. Dona, infatti, a Umberto Scandola il primo titolo italiano assoluto. Ebbene, sì: il pilota della Skoda Fabia, assieme a Guido D’Amore, vince il “vecchio” Alpi, laureandosi campione nazionale. E’ la prima volta che succede questo nella gara udinese. Nel caso di Scandola mancano ancora due gare alla fine, ma la matematica già lo incorona campione tricolore 2013.

Nel rally del Friuli Venezia Giulia è secondo Nucita (Citroen Ds3) a 3’44’’6, terzo Vittalini (Ds3) a 5’34’’6. Fra le auto storiche trionfa Negri (Porsche 911 Rsr), che approfitta di un problema di Da Zanche, mentre ad aggiudicarsi la versione light del rally è un friulano: il pordenonese Fabrizio Martinis (Clio R3C).

La gara. Venerdì, a causa degli errori di Perico e Basso, Scandola si era ritrovato primo e, per giunta, senza concorrenza: doveva soltano amministrare per portare a casa il titolo. Così ha fatto. Pur senza forzare, il veronese ha vinto i primi giri di Masarolis e Trivio, le due prove speciali da ripetere per tre volte.

Albertini, l’unico che poteva ostacolarlo, ha avuto problemi al semiasse, scivolando quarto. Lì il pilota Skoda ha messo l’ipoteca. Ha poi vinto le ultime 4 prove speciali, ma ormai la gara non aveva più niente da dire. La vera lotta era dal secondo posto in giù.

Dietro Scandola, Nucita è salito così in alto nel primo giro di Trivio; poi, c’è stata bagarre per la terza piazza. Il bronzo sembrava di Campedelli, ma nella prova speciale numero 9 il cesenate ha forato due volte, spalancando la porta a Vittalini e scivolando sesto. Andreucci, con la friulana Andreussi, ha provato la rimonta, ma si è fermato al quarto posto. Quinto, e primo tra i friulani, è stato il goriziano Laurencich, che è stato autore con Mlakar di una gara in crescita.

Storiche. Sorpresa: niente tris per Da Zanche. A vincere è stato De Negri, che ha portato a casa il quarto successo di fila nel trofeo italiano. Che cosa è successo? Il driver di Sondrio era in testa sino alla seconda prova speciale di giornata, poi ha patito la rottura della frizione. Ha riparato il danno in assistenza, ma ha consegnato la tabella in ritardo. Morale? Un minuto e trenta di penalità.

Così, è salito in testa De Negri, che ha mantenuto la posizione sino alla fine. Da Zanche ha chiuso poi al secondo posto, terzo Montini.

Light. Il marchio è di Fabrizio Martinis. Il pilota della Renault Clio R3C, assieme a Monica Tratter, ha vinto la versione ridotta del rally del Friuli Venezia Giulia. Non è stato facile, però. In testa sino alla quarta prova speciale c’erano Paronuzzi - Falomo, poi c’è stato il danno alla loro Peugeot 106. Quindi il sorpasso: da primo, Martinis ha vinto tutte e tre le ultime prove speciali, consolidando il successo.

Secondo Terpin a più di 2 minuti dal vincitore, terzo l’udinese Bravi, che ha guadagnato la posizione nell’ultimo tratto. Ha creduto sino in fondo al podio: bravo.

Considerazioni. Scandola ha fatto così quello il rallysmo si aspettava: ha interrotto il regno di Paolo Andreucci, durato quattro anni consecutivi. E la gara si è rivelata più dura che mai. Ben 27 equipaggi (su 70) delle moderne si sono ritirati, tra forature e incidenti: statistica premiante per una gara. Ora, arrivederci al 2014. L’edizione del 50º. Che potrebbe avere tante novità.

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