Il rientro in nazionale di Sanchez è rimandato: «Stanchezza muscolare»
Il ct del Cile non l’ha chiamato ieri per l’impegno contro il Paraguay

«Stanchezza muscolare». Cosa c’è dietro alle due parole chiave sul forfait di Alexis Sanchez fatte trapelare dalla nazionale cilena? Nella notte italiana appena trascorsa il Niño non era a disposizione del ct Ricardo Gareca per sfidare il Paraguay ad Asuncion, una gara che rappresentava l’ultimo treno a disposizione della Roja, attardata in classifica, per raggiungere il sesto posto, l’ultimo che nelle qualificazioni sudamericane regala un posto al Mondiale del prossimo anno.
Insomma, un appuntamento delicato e importante anche per la carriera dell’attaccante di Tocopilla che sogna di chiudere la carriera il prossimo anno proprio in Coppa del mondo con la maglia del Cile, al punto che proprio questo “progetto” rendeva necessaria, da parte dello stesso Sanchez, una valutazione sull’effettivo impiego nell’Udinese, nel tentativo di restare competitivo ai massimi livelli, visto che finora, dopo il ritorno dal lungo infortunio al polpaccio sinistro, il numero 7 bianconero ha trovato poco spazio nelle rotazioni di Kosta Runjaic. Una riflessione che abbiamo riportato su queste pagine attraverso una dichiarazione dell’ex compagno in nazionale Mauricio Pinilla: «Sta valutando una soluzione diversa per chiudere la carriera».
È chiaro, tuttavia, che la prossima stagione del 36enne cileno sarà condizionata dai tre mesi che verranno e dal presente: i media sudamericani hanno riferito che il Niño ha accusato problemi sia nella prima seduta con i compagni della Roja, sia in quella successiva, al punto di consigliare da parte dello staff medico degli accertamenti che hanno portato all’esclusione.
I report non chiariscono di cosa si tratta, ma il fatto che né la nazionale cilena, né lo stesso giocatore, abbiano contattato l’Udinese per comunicare un infortunio lascia tranquillo il club bianconero, anche se le fatiche del viaggio tirate in ballo in Cile per giustificare l’assenza di Sanchez sembrano un maldestro paravento eretto per proteggere l’eroe del calcio cileno, non solo degli ultimi 15 anni, considerando i record in fatto di gol, presenze e titoli raccolti.
Più probabile che si sta valutando l’entità di un affaticamento accusato da Alexis, nel tentativo di recuperarlo per il successivo incontro, quello all’una della notte italiana tra martedì e mercoledì contro l’Ecuador, a Santiago. Il tutto in un quadro non esattamente brillante dal punto di vista fisico che sarebbe un’ulteriore certificazione delle scelte di Runjaic che ha usato finora Sanchez col contagocce, sottolineando spesso la scarsa verve agonistica del giocatore: non a caso anche nel corso dell’ultima giornata di campionato il tecnico bianconero l’ha sostituito nell’intervallo per garantire all’Udinese più vigore nel pressing e nelle ripartenze. Vedere il vecchio Niño rimontato sullo scatto dal difensore dopo pochi metri ha impressionato il pubblico del Friuli al pari del ko subito con il Verona. —
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