Il ruggito del Carnera: con il 79,8% di riempimento è il primo palazzetto in serie A2

bene anche il PalaGesteco di Cividale che svetta tra gli impianti delle neopromosse

Giuseppe Pisano
Il palasport Carnera sempre più pieno (foto Petrussi)
Il palasport Carnera sempre più pieno (foto Petrussi)

UDINE. Il palasport Carnera può bastare per la serie A2, ma per le ambizioni di serie A dell’Apu Old Wild West è troppo piccolo.

È quanto emerge dal report della Lega Nazionale Pallacanestro sulle presenze negli impianti al termine del girone d’andata del campionato. Ed è un assist per il progetto “PalaCarnera 4.0” presentato lo scorso dicembre e che prevede l’ampliamento dell’impianto dei Rizzi fino ad arrivare a circa 7 mila persone di capienza.

Le cifre

Anche quest’anno l’Apu si piazza in cima alla graduatoria per percentuale di riempimento del proprio palasport sulla base dei dati Siae, toccando il 79.8% della capienza dichiarata, che per il Carnera è di 3.492 posti. Seguono Rimini (79.2%), Fortitudo Bologna (76%) e Cividale (65.1%), realtà virtuose in un contesto generale poco felice, dato che la media per la A2 è del 39,6% di riempimento degli impianti. Per quanto riguarda la media spettatori a partita, comanda la Fortitudo con 4.238 presenze, seguita da Udine (2.787) e Forlì (2.396).

Incassi

I numeri del botteghino danno un po’ d’ossigeno all’indebitata Fortitudo, che ha superato 4 volte le 4 mila e incassa di media 68.157 euro a partita. Ben più del doppio delle altre, dato che al secondo posto c’è Rimini (24.089 euro a partita), quindi Forlì (23.733) e Udine (17.874).

Matricola ok

Sorride anche la Gesteco Cividale: con 1.803 spettatori di media si piazza al sesto posto di tutta la serie A2 ed è la più seguita fra le neopromosse. Si fregano le mani anche i cassieri delle Eagles, perché con 13.390 euro di incasso a partita si collocano sopra la media di 10.844 euro nell’intera categoria. —

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