Il Tavagnacco di Rossi vuole regalarsi una Pasqua da leader

Serie A femminile: la Graphistudio si gode il primo posto ed è pronta all’insidiosa gara di sabato nella tana del Napoli

TAVAGNACCO. E la prima è andata. La partita contro il Como si è rivelata insidiosa per 60 minuti, dopodiché il Tavagnacco ha messo il turbo e ha usato le sue armi vincenti, prendendosi così tre punti fondamentali nel testa a testa con la Torres nella volata scudetto.

A risultare decisivo è stato l’ingresso in campo di Tatiana Bonetti, la fantasista lombarda ormai recuperata quasi totalmente dopo l’infortunio di inizio stagione, che contro il Como ha realizzato anche la sua prima rete in campionato.

L’attaccante gialloblù ha duettato magistralmente con bomber Brumana, offrendole anche l’assist per il secondo dei suoi gol (con la doppietta di sabato Brumana ha raggiunto quota 25 in campionato) e facendo letteralmente vedere i sorci verdi alla retroguardia lariana che per gran parte della gara è stata in grado di gestire i tentativi offensivi della Graphistudio.

Un’ottima notizia quindi per mister Rossi, che oltre ad aver consolidato e praticamente congelato il secondo posto (complice anche lo stop del Brescia fermato in casa dal Chiasiellis sullo 0-0), può guardare con più convinzione al finale del campionato e all’assalto alla Torres, potendo vantare una Bonetti in più.

In questo momento prima della classe è proprio la Graphistudio Tavagnacco, che in virtù della gara in meno della Torres (il recupero con il Mozzzecane è in programma il 3 aprile), occupa per ora il gradino più alto con due lunghezze di vantaggio sulle sarde.

Il rush finale sarà però al cardiopalmo, a cominciare da sabato quando le friulane giocheranno sul quasi impossibile campo del Napoli, dove nessuno vince più da ormai due anni e mezzo. Se le gialloblù saranno in grado di superare l’ostacolo partenopeo, ci sarà poi il Mozzanica prima dei due derby regionali contro Pordenone e Chiasiellis e prima dello scontro finale contro la Torres a Sassari.

Il percorso è difficile ma non impossibile, specie se il traguardo si chiama scudetto.

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