Il “vecchio” Teo Alibegovic e il derbissimo: «Può succedere davvero di tutto»
Ora è il gran capo alla Fortitudo: «Cividale è una squadra sana, l’Apu è forte ma deve stare attenta»

Quella che sta per arrivare sarà una domenica molto intensa per Teoman Alibegovic. L’ex giocatore e allenatore della Snaidero Udine, da alcuni mesi vicepresidente della Fortitudo Bologna, seguirà la compagine felsinea (attuale capolista del girone Rosso) nella delicata trasferta di Trieste, ma sbircerà il suo smartphone molto di frequente per avere aggiornamenti sul derby friulano.
Per ragioni affettive, visto che suo figlio Mirza da quest’anno indossa la divisa dell’Apu Old Wild West, ma anche perché i bianconeri inseguono la “Effe” in classifica a due sole lunghezze.
Allora proviamo a fare qualche previsione insieme a lui, che quando il calendario lo consente si siede in parterre al Carnera per veder giocare Udine, dove vive da diversi anni.
Alibegovic, domenica c’è il derby friulano. Che partita prevede?
«Il derby è sempre una partita speciale, il risultato non è mai scontato. Mi sento di dire una cosa: Udine non deve prendere alla leggera questa partita, come nella prima sfida della scorsa stagione. Cividale è una squadra seria e lo ha ampiamente dimostrato. Può accadere di tutto».
Lei ha visto giocare dal vivo l’Apu di quest’anno. Che impressione le ha fatto?
«Ho visto una bella Apu, quadrata, anche se ancora in rodaggio. Non essere ancora al massimo è una cosa normale, ci vuole tempo, ma io la vedo migliorare giorno dopo giorno. Il lavoro del coach è sotto gli occhi di tutti e noto un bel clima fra i giocatori. Si vede nitidamente che si cercano, si aiutano fra di loro».
La sua Fortitudo è in testa da sola dopo quattro giornate nonostante nei pronostici di inizio stagione non fosse molto quotata. È sorpreso anche lei?
«Visto il calendario, mi sarei aspettato di arrivare a questo punto con un bilancio di tre vittorie e una sconfitta, avere raccolto quattro vittorie su quattro è grasso che cola per noi. Mettere fieno in cascina adesso è una cosa buona, prima o poi arriveranno imprevisti e infortuni. Come squadra sono soddisfatto del rendimento: abbiamo un ottimo quintetto e la panchina sta dando davvero molto».
Domenica fate visita a una Trieste arrabbiata per aver buttato via due punti a Cento. È già un momento cruciale del campionato?
«Per noi della Fortitudo è soltanto una partita, saremo concentrati soltanto sul cercare di migliorare il nostro gioco, non sulla classifica. Di fronte avremo una delle migliori squadre di tutta la serie A2, si tratterà di un’occasione per dimostrare a tutti che non siamo temibili soltanto quando giochiamo di fronte al nostro pubblico. Ah, aggiungo un’altra cosa: Caja è un signora allenatore, uno da serie A».
Fra meno di un mese a Udine si giocherà Apu-Fortitudo, che quest’anno sarà una sfida in famiglia fra lei e suo figlio Mirza. Per chi batterà il suo cuore?
«Sarà bello trovare mio figlio da avversario, ma per me non cambierà molto: spero che Bologna vinca e che dall’altra parte Mirza segni 50 punti. Battute a parte, sarà una partita molto dura, fra due squadre molto attrezzate. Ci vediamo al Carnera e vinca il migliore».
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