Insulti razzisti al portiere milanista Maignan, partita sospesa per cinque minuti: figuraccia allo stadio Friuli

Alcuni isolati tifosi della Curva Nord, cuore del tifo bianconero, hanno fatto anche il gesto della scimmia all’estremo difensore rossonero che segnala la cosa: l’arbitro interrompe temporaneamente la partita tra Udinese e Milan

Antonio Simeoli
A destra il portiere rossonero Maignan, destinatario di insulti razzisti ©Foto Petrussi
A destra il portiere rossonero Maignan, destinatario di insulti razzisti ©Foto Petrussi

UDINE. In diretta tv, un sabato sera d’inizio 2024, sottolineiamo 2024, non 1884, o 1924, va in scena la figuraccia mondiale.

Insulti razzisti, anche il gesto della scimmia, al portiere del Milan, Maignan, che prima segnala la cosa, poi decide di andarsene, quindi ritorna convinto dai suoi compagni e dagli avversari per una sera e colleghi di lavoro.

Tutto questo a Udine, sabato 20 gennaio, tra l’altro città medaglia d’oro della Resistenza, che certi valori dovrebbe averli portati. Macchè, la figuraccia è andata in onda e il danno d’immagine è servito all’Udinese e alla sua città. E pure ai migliaia di tifosi, tra l’altro tantissimi bimbi e ragazzini, che abitualmente frequentano lo stadio.

Da sempre la curva Nord, epicentro del tifo bianconero, è piena di giovani. Perchè i padri o i nonni, tifosi di Zico e di Bierhoff, educano al bianconero i loro figli. E così la sera di sabato 20 gennaio a chi scrive arrivavano telefonate dalla curva: «Qui non abbiamo sentito cori razzisti, qui c’è gente educata». Benedetti cristiani, ditelo a quei deficenti della prima fila o giù di lì.

E poi, perchè nessuno ha azzittito chi ha deciso di rovinare la serata agli altri? Quei geni hanno rovinato la festa, prima che lo facesse Okafor nel finale. Nel 2024. Una serata da dimenticare.

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