Iris Ikangi pronto a tornare in servizio: sarà a disposizione di coach Vertemati

Il numero 35 bianconero, a cui solitamente vengono affidate le missioni difensive sugli avversari più pericolosi, è completamente recuperato dalla lesione al collaterale del ginocchio sinistro

 

L’agente speciale Iris Ikangi è pronto a tornare in servizio. Il numero 35 bianconero, a cui solitamente vengono affidate le missioni difensive sugli avversari più pericolosi, è completamente recuperato dalla lesione al collaterale del ginocchio sinistro e domenica sarà a disposizione di coach Vertemati nella sfida contro la Juvi Cremona dopo aver saltato la gara di campionato contro Orzinuovi e la semifinale di coppa contro Cantù.

Ikangi, come sono le sue condizioni?

«Ottime. Mercoledì ho ripreso ad allenarmi con la squadra, ma già da sabato scorso ho iniziato a correre e fare esercizi specifici. Il ginocchio ha risposto bene, anche la risonanza magnetica a cui mi sono sottoposto ha confermato che non c’è più la lesione».

Quanto le è pesato restare fuori nelle ultime due partite?

«Non tantissimo, ma è pesato. Sono dispiaciuto per due motivi. A Orzinuovi abbiamo perso l’occasione di dare un’altra spallata al campionato. La Coppa Italia è un torneo bello da giocare, sono convinto che al completo l’avremmo vinta. Peccato».

L’Apu, però, ha dimostrato quanto vale anche in versione rimaneggiata.

«Ovviamente. Nonostante le assenze e con una tattica diversa da quella a cui siamo abituati i miei compagni hanno dimostrato tutto il loro valore. Del resto abbiamo Hickey che è un giocatore fuori categoria, il migliore americano della A2, e un gruppo di italiani bravissimi. Con Cantù hanno disputato una grande prova di squadra: io ero in panchina, orgoglioso di loro, e spero di aver contribuito col mio supporto».

Che partita si aspetta a Cremona?

«La Juvi no va sottovalutata, inoltre c’è da tenere presente che fuori casa è dura su ogni campo. Polanco è uno straniero che può spostare tanto, Washington ha giocato in A con Brindisi: sono giocatori che possono metterci in difficoltà. Per loro, così come per noi, questa partita conta molto, ma io sono convinto che se entriamo in campo con la testa giusta la vinciamo».

La Juvi vi ha fatto soffrire nei quarti play-off della scorsa stagione, ricorda?

«Sì, ma era una squadra diversa, più esperta. La Juvi di quest’anno ha un roster ringiovanito, con i vari Bertetti, Morgillo, Massone. Inoltre dovrebbe mancargli Tortu, uno che garantisce punti. In generale mi sembrano indeboliti».

Classifica alla mano, guardate ancora alle inseguitrici Cantù e Rimini o la promozione dipende solo da voi?

«Io non ho mai guardato ai loro risultati. Ho sempre pensato a noi, anche quando Rimini era a +6. Poi è chiaro che a un certo punto del campionato ci si mette a fare dei calcoli, ma quel momento non è ancora arrivato».

A oggi mancano 37 giorni al termine della stagione regolare. Che atmosfera si respira nello spogliatoio?

«La tensione sta salendo, ma si gioca per momenti come questi. L’importante è farsi trovare pronti per il rush finale. Fisicamente e mentalmente».

Che messaggio lancia ai tifosi?

«Dico loro di continuare a sostenerci. Ci sono stati sempre vicino, anche nei momenti difficili, e possono stare certi che noi continueremo a dare il massimo in ogni partita». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto