Jonathan Milan non ce la fa: arriva sesto a Bruxelles
Alla fine l’ha spuntata Jasper Philipsen (Alpecin), che dopo essere stato battuto due volte all’Uae Tour dal Toro di Buja, appena respirata aria di casa, ha trovato la prima vittoria stagionale

Stavolta Jonathan Milan non ha trovato il treno della Lidl Trek a scortarlo nel finale della Kuurne Bruxelles Kuurne, corsa belga d’inizio stagione, roba di grande storia, dal nobile palmares e dai grandi velocisti in gara, praticamente tutto il compendio dell’universo delle ruote veloci attuale.
Esperti, certezze, emergenti, scommesse: tutti li a sgomitare per un posto al sole. Alla fine l’ha spuntata Jasper Philipsen (Alpecin), che dopo essere stato battuto due volte all’Uae Tour dal Toro di Buja, appena respirata aria di casa ha trovato la prima vittoria stagionale, peraltro dal doppio valore perchè proprio ieri il re della Sanremo 2024 compiva 26 anni. Milan è invece finito sesto.
La corsa? Come la Omloop di sabato il classico filotto di fiammate con su tutti in evidenza il belga Wout Van Aert (Visma), che ha cercato di andarsene fino ai 50 km dalla fine quando il nobile Kruisberg ha chiuso la sequenza dei pochi muri sul percorso. Poi è stato chiaro che la corsa, al solito terreno di caccia dei velocisti, si sarebbe conclusa allo sprint con tanto di circuito finale.
Fino a quel punto, appunto, la Lidl Trek aveva controllato bene la gara, con Milan un paio di volte in prima persona a mettere il naso davanti. Poi è toccato all’esperto Jasper Stuyven, un drago su quel tipo di corse di casa, aiutare il 24enne bujese a districarsi nel ginepraio di treni e confusione che è un avvicinamento a una volata così ambita.
Jonathan però ai 400 metri dall’arrivo s’è trovato da solo ed è entrato nell’ultima curva a sinistra proprio dalla parte sinistra della carreggiata e non in quella destra dove gli Alpecin, che pilotavano Philipsen, e i Visma, che tiravano la volata a Olav Kooij avevano scelto di buttarsi. A sprint lanciato Milan ha provato a rimontare da oltre la 20ª posizione, ma si è trovato sul lato sbagliato, al vento e non è riuscito a risalire che fino al sesto posto, peraltro senza spingere nel finale.
Primo Philipsen, secondo Kooij. Piccolo particolare, tanto per spiegare il livello: a tirare la volata al vincitore è stato l’australiano Kaden Groves, uno che ha già vinto al Giro d’Italia. E Sanremo e tappe al Tour il belga li ha vinte con un certo Mathieu Van der Pol come “pesce pilota”. Sennò sembra quasi, per quanto ci ha abituato bene, che il sesto posto di Milan trovatosi senza treno sia da buttar via. —
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