Juve-Inter per la grande fuga Allegri col dubbio Bentancur Spalletti senza Nainggolan

Con una vittoria i bianconeri stasera a +14 sui nerazzurri ma Max frena: «Non è decisiva» Luciano chiede una super-prova «la Juventus non è solo CR7»
Massimiliano Allegri e Luciano Spalletti - Juventus-Inter - Serie A 2017/18
Massimiliano Allegri e Luciano Spalletti - Juventus-Inter - Serie A 2017/18



Non c’è vigilia di Juventus-Inter che scampi al salto indietro nel tempo, ormai di vent’anni. Non c’è vigilia di Juventus-Inter che possa evitare i passaggi e le moviole datate, per il contatto Ronaldo-Iuliano, per gli attacchi di Gigi Simoni, per la difesa dell’ex arbitro Ceccarini. Un veleno che ancora continua a scorrere, animando l’attesa del derby d’Italia più che altro sui social. Ma poi a contare realmente sarà soltanto il campo, perché in caso di vittoria, i bianconeri staccheranno una volta per tutte (già a dicembre) l’Inter per la corsa scudetto, per quanto sia presto diventa complicato immaginare che i campioni d’Italia possano perdere per strada la bellezza di 14 punti di vantaggio.

Proprio da qui parte Max Allegri nel togliere pressione ai suoi prima di una partita così importante, parlando di «gara decisiva» solo se si prova ad andare in là di qualche giorno affacciandosi sul match di Champions con lo Young Boys che vedrà i bianconeri impegnati a blindare il primo posto nel girone H. Contro l’Inter per vincere in ogni caso, presto, troppo presto per fare calcoli. Troppo pericoloso anche dare fiducia ai nerazzurri o, soprattutto, al Napoli in un dicembre ricco di insidie.

Ma oltre agli infortunati (Alex Sandro e Sami Khedira) ci sono almeno due punti interrogativi nello scacchiere bianconero: Rodrigo Bentancur recupera o no dopo qualche giorno di lavoro differenziato per problemi alla schiena? Leonardo Bonucci è al 100% o sarà necessario farlo riposare un altro turno? Se al posto del numero 19 è già pronto Mehdi Benatia, avere o meno Bentancur può cambiare tutto anche tatticamente. Con l’uruguaiano di fatto via libera alla Juve titolare di questo periodo, con Paulo Dybala tuttocampista alle spalle di Ronaldo e Mario Mandzukic. Altrimenti Allegri dovrà cambiare qualcosa, essendo ancora troppo presto per rischiare il rientrante Emre Can dal primo minuto: con Juan Cuadrado in campo, potrebbe anche servire un altro esterno puro a scapito proprio di Dybala (o Mandzukic). Dubbi da sciogliere solo questa mattina, dopo la rifinitura.

L’Inter sarà invece nella sua miglior versione. Ne è certo Luciano Spalletti, che oltre alla fiducia riposta nei suoi uomini manifesta curiosità per la risposta che gli offriranno nel primo scontro-spartiacque della stagione. «È un banco di prova per capire se si è pronti. È il vero collaudo per capire se puoi viaggiare forte e fare risultati contro chiunque», anche contro una Juve «che non è solo Ronaldo» e che ha in Chiellini «un giocatore fenomenale»: così il tecnico nerazzurro nella conferenza stampa della vigilia. «La squadra è quella che può salvarti sempre. La forza di squadra può portarti lontano, e noi siamo una squadra forte». Anche senza Radja Nainggolan che non è tra i 21 convocati, al pari di Dalbert: «Sono migliorati dagli ultimi esami, ma hanno bisogno di altro tempo». Al posto del belga giocherà uno tra Joao Mario e Borja Valero, favorito il portoghese. Gli altri ballottaggi riguardano la difesa, con il dubbio D’Ambrosio-Vrsaljko, e la trequarti, dove si giocano una maglia Keita e Perisic, con l’ex Lazio apparso recentemente in forma smagliante a differenza del croato. In avanti, ovviamente, capitan Icardi. All’argentino il popolo interista chiede i colpi di classe per scardinare il muro bianconero. —



Riproduzione riservata © Messaggero Veneto