Keinan Davis vince la Zebretta d’oro 2024: con il suo gol ha salvato l’Udinese

La rete decisiva a Frosinone vale al centravanti inglese il premio di Messaggero Veneto e Auc. A una sola lunghezza la coppia Lucca-Thauvin, quarto Bijol, vincitore nel 2023

Simone Narduzzi

La girata e un grido, quel gol valso tutto: le ore, interminabili, di corriera, l’ansia prima del fischio finale. E una salvezza, sofferta, firmata da Keinan Davis. L’inglese portato in trionfo, da Frosinone sino in Friuli, dai compagni e dalla sua gente. Dai tifosi che, memori di quel gesto, hanno scelto così di elegger la punta a miglior bianconero per l’anno solare appena trascorso. Va dunque all’attaccante di Stevenage la Zebretta d’oro 2024, il premio ideato dal nostro giornale in collaborazione con l’Associazione Udinese club. Il ventiseienne ex Watford supera così una concorrenza agguerrita, spietata forse quanto mai prima nella storia, ventennale, del prestigioso riconoscimento.

Lucca, Thauvin e Bijol: ogni rivale in questa speciale corsa scrollato dal possente – ma fragile – bomber, la vittoria, di fatto, resa possibile grazie alla rete siglata in quell’ultima giornata di campionato, l’Udinese risollevata improvvisamente dal baratro. Palla dentro per Lucca, sponda di petto. Rete, partita, incontro. Sul campo e nella classifica redatta grazie al giudizio, insindacabile, dei 48 club orbitanti nella galassia Auc.

Dodici, allora, i sodalizi che han fatto ricadere la loro preferenza sul classe ’98 autore, fin qui, di tre marcature stagionali fra campionato e Coppa Italia, il suo rendimento segnato però dall’ultimo infortunio subito, una lesione muscolare che, ad oggi, ne sta fortemente inficiando l’impiego. Dietro al gigante dell’Hertfordshire, a pari merito, Florian Thauvin e Lorenzo Lucca, entrambi giunti a un passo dalla vetta con undici nomination raccolte. Quarta posizione per Jaka Bijol, detentore della Zebretta 2023: i dieci voti raggranellati non bastano al nazionale sloveno per consentirgli di fare il bis immediato (o back to back), come riuscito in precedenza a Orestis Karnezis o al pluricampione Antonio “Totò” Di Natale.

Nell’albo d’oro del premio, il suddito di Re Carlo raggiunge il goleador bianconero, ex collega extralusso che, nella sua proficua, leggendaria militanza a Udine, è entrato in possesso di ben cinque statuine. A far compagnia ai due attaccanti altri compagni di reparto passati dalle parti di viale Candolini con fortune, va detto, altalenanti: Stipe Perica, vincitore della Zebretta 2017, ora a digiuno di gol al Rijeka, e Kevin Lasagna (2018), finito in Serie B al Bari.

Nestor Sensini il primo assegnatario dell’award bianconero, nel lontano 2003. Gli altri stranieri entrati nei cuori dei club Auc? Su tutti, Samir Handanovic, scelto per gli anni 2009 e 2011. Ma senza dimenticare David Pizarro (2004), Dusan Basta (2013), il brasiliano Allan (2014), i campioni del mondo in carica Juan Musso (2019) e Rodrigo De Paul (2020) o il centrale di difesa Bram Nuytinck (2021).

Scorrendo le votazioni attribuite dai vari club, risaltano le due nomination per Karlström, svedese nativo di Stoccolma. E proprio il club di Stoccolma, fra le new entry dei sodalizi partecipanti all’iniziativa, è il gruppo da cui è nata una delle candidature del neo-centrocampista bianconero a Zebretta d’oro. Un voto che punta ad essere una scommessa – neanche troppo avventata – per il futuro. 

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