La corsa blindata a Milano: "Guardate la tappa in tv"

L'appello della prefettura ai cittadini. Questo l'epilogo di un'edizione salvata dai tamponi a raffica
Healthcare personal for test Covid-19 during the 20th stage of the 2020 Giro d'Italia cycling race over 190km from Alba to Sestriere, Italy, 24 October 2020. ANSA/LUCA ZENNARO
Healthcare personal for test Covid-19 during the 20th stage of the 2020 Giro d'Italia cycling race over 190km from Alba to Sestriere, Italy, 24 October 2020. ANSA/LUCA ZENNARO

SESTRIERE. I nuovi decreti del Governo incombono, si va verso un lockdown 2.0, i contagi schizzano alle stelle: domenica il Giro, partito il 1 ottobre da Palermo nella “bolla rosa”, unica possibilità per correre, finisce blindato. Letteralmente: oggi i tifosi non saranno ammessi lungo le strade di Milano, in particolare l’ultimo km che porta in Piazza Duomo, epilogo della crono thrilling, sarà off-limits. Transenne alte due metri saranno piazzate ai lati della strada e saranno pure coperte con i teloni degli sponsor.

La prefettura di Milano ha lanciato ieri l’appello, rilanciato dalla Rai che seguirà la tappa con una lunga diretta, a guardare il Giro solo in tv. Ma a Milano, sebbene in condizioni di emergenza, la corsa è arrivata. Se lo ha fatto è stato solo grazie alla capillare campagna di tamponi prevista dall’organizzazione.

Ottomila test rapidi “antigenici”in collaborazione con Centro diagnostico italiano hanno consentito di individuare per tempo i casi positivi (a partire da Simon Yates alla vigilia della tappa di Vieste). Con i solo 4 test Pcr previsti dal protocollo Uci il contagio si sarebbe diffuso e la bolla rosa sarebbe scoppiata ben prima della terza settimana.

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