La curva del Verona coi costumi di Carnevale La Nord replica: «Via la maschera Pulcinella»

i tifosi
simonetta d’este
É stata dura ieri la partita per il pubblico friulano, bloccato sugli spalti come è rimasta bloccata pure la squadra in campo. D’altra parte, quello tra Udinese e Verona era un derby, e non è mai una sfida normale, nemmeno per i tifosi. Quelli del Verona sono arrivati in massa, riempiendo il settore ospiti e anche una parte della Sud, e moltissimi di loro hanno accolto l’invito degli ultras, presentandosi in maschera. Così, a incitare l’Hellas c’erano la Pantera rosa, i Teletubbies, i dalmata della Carica dei 101, qualche clown, un po’ di orsi, persino gli anti corona virus, gli sceicchi arabi... Insomma, va dato loro atto in questo caso di essere stati divertenti e di aver dimostrato di sapersi divertire. Dalla parte opposta, in curva Nord, niente costumi di carnevale, ma uno striscione chiaramente riferito agli ultras scaligeri che recitava “Giù la maschera Pulcinella”, con tanto di disegno della maschera campana della commedia dell'arte. Un modo per colpire dritto al cuore i “colleghi” veronesi, che più volte nel corso della partita sono stati accomunati ai tifosi napoletani, verso i quali non nutrono sentimenti d’amore.
E se i ragazzi friulani hanno cercato di trascinarsi dietro uno stadio freddino, che ha faticato ad entrare in buona empatia con la squadra questa volta, fin dalla lettura delle formazioni, gli scaligeri hanno rispettato la tradizione di apostrofare con un “simmia” ogni giocatore bianconero nominato dallo speaker, innescando poi una polemica a distanza con uno spettatore della tribuna, al quale nel corso del match hanno cantanto contro più volte. Il tifoso “tribunaro”, uscito prima della fine della partita, ha fatto capire con inequivocabili gesti alla curva ospiti che aveva intenzione di attenderli fuori... Per fortuna l’intenzione non si è trasformata in realtà.
Prima dell’inizio della sfida in campo, c’è stato tempo anche per un bel pensiero da parte dell’Auc, che ha esposto uno striscione in distinti con la scritta “Forza Ema”, per dare coraggio a Emanuele, un ragazzo friulano grande tifoso di calcio e basket gravemente malato che sta lottando per la vita in ospedale a Udine. Ed è stato bello anche il gesto di Fofana che, sostituito nella ripresa, è uscito dal campo nei pressi della Sud e che, guadagnando la panchina, si è fermato a dare il cinque ai bambini della tribuna che gli sono corsi incontro.
Alla fine, il pareggio ha dato a tutti la sensazione di un brodino che non sazia, ma non lascia senza cibo, e così, entrambe le squadre sono andate a salutare i propri tifosi sotto le rispettive curve. E mentre tutti lasciavano il Friuli, ecco la coda dei supporters veronesi, costretti invece a rimanere dentro lo stadio per un’ulteriore mezz’ora per questioni di ordine pubblico: i cori a incitare il “nemico” per antonomasia degli ultras friulani, ovvero Trieste. —
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