La festa con “I Nostri 11”, premiate le stelle dei dilettanti Fvg
A Remanzacco la parata dei migliori calciatori dei campionati regionali organizzata dal Messaggero Veneto: tutte le foto

REMANZACCO. Non invecchia mai. Il premio del Nostri 11 istituito dal Messaggero Veneto nel lontano 1989 è sempre giovane e attuale. E rivederlo ancora vivo e luccicante dopo tre anni di pandemia ha fatto proprio un bellissimo effetto.
Magie di un pallone che continua a rotolare sui campi dilettantistici della nostra regione grazie alla passione e all’entusiasmo di ragazzi che giocano a calcio innanzitutto perché gli piace, non perché sono lautamente retribuiti.
Ecco perché anche nella serata di lunedì 19 dicembre alla Tavernetta di Remanzacco (dove il Messaggero Veneto ha premiato le migliori formazioni di Eccellenza, Promozione e Prima categoria) l’atmosfera è stata la stessa - o quasi – della prima edizione.
Sotto la regia del responsabile della redazione sportiva Antonio Simeoli e con Simonetta D’Este e Simone Fornasiere presentatori della serata, si sono succeduti sul palco i ragazzi che durante le domeniche si danno battaglia sui campi della nostra regione.
Rispetto alle precedenti edizioni abbiamo unito a questa serata anche il premio Messaggero Veneto Sport 2022, che è andato al portiere dell’Empoli, l’udinese Guglielmo Vicario, collegato via Skype e rappresentato in sala dai genitori.
ECCELLENZA
È disegnata con il 4-2-3-1 la squadra affidata alle cure di mister Stefano Chiarandini, premiato dal presidente dell’Aiac regionale Dante Cudicio ed esonerato dal Tricesimo: «Penso sia normale essere dispiaciuti quando non si può portare a termine un percorso – dice –, ma fa parte del gioco».
PROMOZIONE
Per motivi di tempo è stata veloce la consegna dei premi alla squadra di Promozione guidata dal mister Gabriele Gorenszach, dell’ OL3: «Sono contento per questo riconoscimento che tra l’altro ricevo a Remanzacco dove ho vissuto un’esperienza di due anni».
PRIMA CATEGORIA
Il mister più bravo è stato Willy Pittana, un tempo pedina dell’Udinese primavera allenata da Adriano Fedele e che oggi con il Teor naviga in Promozione: «Pensavo che la nuova categoria fosse meno difficile», dice.
Poi, sul premio, aggiunge: «Lo condivido con i miei ragazzi e la società, senza buoni calciatori e bravi dirigenti un allenatore non va da nessuna parte».
Nell’undici titolare c’è un ragazzo, Ivan Fabricio Bolgan, oggi attaccante del Chions, che ha vinto il premio con l’Azzanese e che domenica sera ha vissuto una serata speciale visto che è argentino: «Una emozione mai provata – dice – Messi si è preso quello che gli spettava».
CONI
Ha risposto presente il presidente regionale Giorgio Brandolin che ha voluto sottolineare l’importanza dello sport «anche e soprattutto durante la pandemia. Personalmente mi sento di ringraziare soprattutto i dirigenti per quello che fanno. E adesso lasciatemi andare in platea a godermi la premiazione dei ragazzi».
SECOLO
Cento anni di vita, un traguardo straordinario quello tagliato dall’Aurora, un nome un destino. Con questa maglia cento gol li hanno segnati solo in due Massimiliano Masetti e Marco Lodolo: «Tornare e chiudere la carriera a Remanzacco? Vediamo», dice quest’ultimo. Il presidente Simone De Rosa: «Il nostro grazie va ai presidenti, ai dirigenti e agli allenatori che ci hanno permesso di arrivare fino a qui».
ARBITRO
I fischietti sono una componente fondamentale. La categoria sta vivendo un momento difficile dopo le dimissioni del loro capo Alfredo Trentalange, ma questo non intacca il riconoscimento a Roberto De Stefanis che domenica era a dirigere una partita in Umbria. «Ci sono 62 giovani nuovi arbitri iscritti al corso – ha detto Luca Visentini vicepresidente del Cra regionale – e questo ci fa ben sperare per il futuro del nostro movimento».
VICARIO
Papà Michele e mamma Monica in platea erano accompagnati da Massimo Giacomini, sul palco si sono mangiati con gli occhi il loro Guglielmo collegato via Skype da Empoli. «Ringraziamo il Messaggero Veneto – le parole della signora Vicario –, questo premio ci fa un certo effetto, ci inorgoglisce e ci scalda il cuore». Guglielmo non nasconde la sua soddisfazione ma da buon friulano tiene i piedi ben piantati a terra e non si scompone nemmeno davanti alla domanda di Fornasiere che gli chiede lumi sul suo futuro: sarà a Torino con la maglia della Juventus? «Il mio presente e il mio futuro si chiamano Empoli, sono in una realtà meravigliosa».
L’assessore regionale Barbara Zilli, mamma di due bambini, gli strappa una promessa: un mini tour in Friuli per entrare in contatto con i bambini: «Organizziamo – dice entusiasta Guglielmo –, ci sarò sicuramente, è la cosa più bella poter raccontare la mia esperienza».
Cala il sipario. La notte delle stelle del calcio dilettanti Fvg è tornata e questo è quello che conta. —
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