La gamba ancora non c’è per Zielinski e Lazzari
UDINE. Ma cosa sta succedendo a Lazzari e Zielinski? La domanda è sorta spontanea dopo la gara di domenica sera all’Olimpico di Roma con la Lazio.
L’ex viola e il giovane talento polacco danno la sensazione di avere una marcia in meno rispetto ai compagni e la partita d’esordio in campionato non è stata un episodio isolato visto che anche in occasione della gara d’andata con lo Slovan Liberec i due hanno evidenziato un evidente ritardo di condizione.
Preparazione. Guidolin e il suo staff hanno programmato un tipo di lavoro diverso rispetto alla scorsa stagione. «Stiamo facendo meno fatica», confessò Pereyra durante il ritiro di Arta Terme.
Quello svolto in Carnia è stato una sorta di continuazione del lavoro effettuato dodici mesi fa. Allora Zielinski faceva parte della rosa, Lazzari no, perchè fu acquistato a poche ore dall’inizio del campionato. Proprio questo particolare può aver condizionato questo avvio di stagione dell’ex viola.
Ritmo partita. Zielinski finora non è mai partito titolare in gare ufficiali, Lazzari è stato schierato dall’inizio nella gara d’andata con lo Slovan. Insomma, pur giocando parecchie amichevoli, non hanno nelle gambe il ritmo che possono avere i cosiddetti titolari.
Eppure va sottolineato che Badu e Pasquale, tanto per fare un paio di nomi, pur essendo all’esordio dal primo minuto all’Olimpico, hanno dimostrato di avere nelle gambe più birra di altri. Questo può significare che il problema potrebbe non essere tanto fisico quanto psicologico.
Giù le ali. Il discorso vale soprattutto per Zielinski. Catapultato all’improvviso dalla Primavera alla prima squadra, è risultato decisivo in alcune delle otto vittorie consecutive con le quali l’Udinese si è guadagnata l’accesso ai preliminari di Europa League. Bravo Guidolin a inserirlo nel momento giusto, evitando di bruciarlo, bravo lui a farsi trovare pronto.
In Polonia è diventato già una stella, dall’Under 19 è passato direttamente alla nazionale A. Ecco, forse questo è il problema: a 19 anni Piotr ha cominciato a giocare un po’ troppo di fino dimenticandosi che Guidolin lo aveva scelto perchè in allenamento bruciava l’erba. Un bagno d’umiltà è necessario e Guidolin saprà sicuramente trovare i modi per ritrovare lo Zielinski della passata stagione.
Il veterano. Per Lazzari il diverso il discorso anche perchè Andrea è giocatore navigato e sa come gestire certe situazioni. Guidolin ne ha chiesto espressamente la riconferma segno evidente della sua stima.
Il lancio in verticale per il gol di Muriel alla Lazio è la conferma che quando si tratta di verticalizzare il gioco e mettere la palla oltre la linea della difesa avversaria Lazzari è il bianconero più abile in questa giocata. Adesso si tratta di alzare il livello della forma, condizione indispensabile per abbassare il numero degli errori in fase di costruzione. Domani sera a Liberec Totò e Muriel hanno bisogno di assist al bacio.
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