La Gesteco scrive la storia: vittoria da leoni al PalaDozza
Un parziale di 15-0 negli ultimi 10 minuti regala ai friulani il successo contro la Fortitudo, consolidando la corsa ai playoff e festeggiando le 200 partite della squadra

Vittoria da leoni per la Gesteco Cividale, che espugna per 79-86 il PalaDozza al termine di una gara stupenda e festeggia come si deve le 200 partite della sua storia. Una vittoria corale, in cui tutti gli effettivi hanno dato apporto prezioso in fasi delicate del match. Dopo un ottimo primo tempo fatto di difesa e precisione chirurgica dall’arco (9/16), la Ueb si inceppa e finisce per subire il ritorno di una Fortitudo mai doma. Il cuore dei friulani però batte fortissimo e negli ultimi 10’ – complici i problemi di falli dei biancoblù – arriva un parziale di 15-0 che manda al tappeto la Effe e chiude i conti.
Il sole splende sulla città emiliana spazzata dal vento. Il popolo fortitudino colora le strade e presidia i bar, in attesa di riempire la Fossa dei Leoni. A mezz’ora dal via si contano forse una ventina di posti vuoti nell’intero settore, all’ingresso in campo della squadra di Attilio Caja gli applausi sono già assordanti. Solo qualche fischio per la Ueb, coccolata dai suoi tifosi, circa 130. L’avvio è molto intenso, con difese feroci e PalaDozza protagonista. La Fortitudo rompe l’equilibrio con Fantinelli, Cividale resta a contatto e con 3’55’’ sul cronometro Pillastrini sceglie Ferrari e capitan Rota, che mette la firma sulla sua 200ª partita in maglia Gesteco con la tripla che vale il 12-12.
Ottimo impatto sotto le plance di Berti, così come dalla panchina di Mastellari. Proprio il numero 8 inaugura il flash offensivo che porta i suoi a +8: 11-4, 3/4 dall’arco. Il terzo fallo personale di Gabriel (molto nervoso) riaccende la Fossa dei Leoni, che è un intero quintetto, non un sesto uomo. Cividale ha il merito di non scomparsi, va a +9 con Dell’Agnello e nonostante qualche errore – una tripla di Aradori, perso dalla difesa – va al riposo sul 37-44.
Nel terzo quarto gli episodi sparigliano le carte: antisportivo e quarto personale per Gabriel, problema alla caviglia per Marangon, uno dei più positivi, estromesso dal match. La Fortitudo fiuta l’occasione, Fantinelli sale in cattedra e con un parziale di 8-2 i padroni di casa si riportano avanti (52-50), facendo esplodere il PalaDozza. Cividale barcolla, si appende a 6 punti in fila di Mastellari (prestazione clamorosa: 17 punti, facendo la differenza quando Lamb faticava), che propizia il quarto e quinto fallo (tecnico) di Aradori a 3’ dalla fine del quarto. Gli ingranaggi però sono inceppati e un parziale di 11-2 (68-61) manda alle corde i friulani. La risposta è da squadra vera: sei punti consecutivi del redivivo Lamb (solo tre nei precedenti 30’) riaccendono la luce e portano la gara sul 72-71. Gabriel, nervosissimo per l’intera gara, a 5’ dalla fine commette il quinto fallo e compromette ulteriormente gli equilibri della Effe.
Pillastrini sceglie il quintetto piccolo con Rota, Lamb e Redivo in campo, sfidando Caja che ha vantaggio in termini di centimetri. Berti e Miani valgono doppio e la scelta paga, con la difesa della Effe (ridotta ai minimi termini: fuori anche Mian) che si scioglie: parziale di 15-0 (con una tripla fantascientifica di Redivo sul 72-78), popolo friulano in visibilio e gara finita. Un risultato preziosissimo nella corsa playoff, perché Forlì e l’Urania hanno perso: il sogno continua.
4o mini
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