La nuova sfida di Ciro: dal Friuli a Orago per crescere i giovani

Il 34enne coach udinese guiderà il vivaio del club varesino «È la società più titolata d’Italia, ho realizzato un sogno»



A Ciro Zoratti le sfide piacciono. Anzi, lo entusiasmano. Al punto da lasciare tutto per dedicarsi full time alla carriera di allenatore di pallavolo. Il 34enne coach udinese è infatti diventato direttore tecnico - e capo allenatore - di tutti i gruppi squadra del Volley Orago, la società della provincia di Varese creata da Giuseppe Bosetti e dalla moglie Franca Bardelli, ora impegnati in Turchia. Zoratti si occuperà della direzione tecnica dei gruppi Under 18/B2, Under 16/D, Under 14/Divisione, Under 13 e Under 12. «Orago è la società più titolata d’Italia – spiega con orgoglio -, può vantare la bellezza di 115 titoli, di cui 15 scudetti giovanili, 27 campionati regionali della Lombardia e 60 campionati provinciali di Varese e Milano. Questo incarico è molto prestigioso, ma porta con sé anche il gravoso onere di riscattare le due ultime stagioni, non proprio esaltanti».

Dalle mani della coppia Bosetti-Bardelli sono uscite tante atlete azzurre e di serie A: oltre alle figlie Lucia e Caterina, anche Miriam Sylla, Anna Danesi, Elena Perinelli, Beatrice Parrocchiale, Serena Moneta e Laura Frigo. La carriera di allenatore di Ciro Zoratti ha invece preso il via con l’Aurora Udine e, poi, con la Volleybas, dove per anni è stato allievo di Maria Maddalena Savonitto, che gli ha affidato le giovanili e, poi, la serie C. Dopo il Rojalkennedy e la C maschile ha deciso di dedicarsi solo al giovanile, a Fiumicello, dove ha conquistato titoli provinciali, promozioni e un primo posto regionale. Nella scorsa stagione ha allenato il Coselli Trieste, conquistando un titolo provinciale U18 e il titolo regionale U16.

Il destino di Ciro si è incrociato con Orago proprio in occasione delle finali nazionali Under 16, quando le triestine hanno battuto le varesotte. Un match decisivo per la carriera del coach friulano. «Sono cresciuto con il culto di Bosetti che mi ha trasmetto Maria Savonitto – precisa - e quando ho iniziato ad allenare il mio sogno era quello di poter giocare contro Orago. Esserne diventato il direttore tecnico è un orgoglio incredibile, una sfida difficile, ma che voglio affrontare con grande entusiasmo». —



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