La Roma fa i numeri il Real Madrid segna: ora serve un miracolo

ROMA. La differenza l’ha fatta Ronaldo, che al momento opportuno ha saputo sbloccare la partita con un gran gol, il 33.mo della sua formidabile stagione. Il raddoppio di Jesè ha segnato la probabile eliminazione della Roma. Lo sperticato ottimismo di Spalletti non è stato seguito dai fatti, stando al risultato. Fra Roma e Real Madrid tuttavia non c’è quell’abisso che si temeva: ora i giallorossi lottano con maggiore convinzione. Certo, ribaltare il risultato, specie al Bernabeu, non sartà facile, ma la squadra di Spalletti dovrà crederci sino in fondo. Zidane ha una macchina abbastanza poderosa che alla fine, dopo qualche difficoltà, ha avuto ragione dei combattivi romanisti. Era nei pronostici, comunque. Certo, la Roma ha preso vigore con gli ultimi arrivi e Spalletti inizialmente ha schierato Perotti e El Shaarawy, lasciando in panchina De Rossi e Dzeko. In mediana Vainqueur è stato il cagnaccio da guardia su Ronaldo, che alla fine l’ha spuntata. La Roma in certi momenti ha avuto buon gioco e ha portato qualche insidia alla porta di Navas.
Il Real non ha fatto mirabilie. Diciamo che l’unico vero pericolo delle merengues è stato quello creato al 33’ del primo tempo: Cristiano Ronaldo da sinistra ha scucchiaiato per Marcelo (uno stantuffo) che, con un tocco di sinistro, ha sfiorato il secondo palo. Gli attaccanti madrileni insomma hanno trovato pochi spazi e si sono visti poco nella prima parte della gara. Manolas, all’inizio della ripresa, ha stroncato un’azione di contropiede del Real, intervenendo in acrobazia su Rodriguez. Gli errori sui due fronti non hanno certo nobilitato la sfida, in certi momenti. Nella difesa madrilena si è visto un grande Sergio Ramos e uno scarso Carvajal.
Al 10’ El Shaarawy, lanciato da Florenzi, è stato ben fronteggiato dall’uscita a terra di Navas, che forse lo ha toccato, ingenerando il dubbio del rigore. Ma al 13’ Marcelo ha lanciato Ronaldo sulla sinistra: vicino all’area ha spostato la palla con il tacco sinistro all’interno del campo e poi di destro ha piazzato la palla (forse deviata da Manolas) nell’angolo più lungo. Il gol nº90 in Champions ha galvanizzato CR7 che ha cominciato con cross e tiri a mostrarsi quel satanasso che conosciamo. Sono entrati Dzeko (El Shaarawy) e Kovacic (Isco).
La Roma ha tentato una reazione con Salah, lo stesso Dzeko. La difesa spagnola ha traballato un pò sugli spunti dell’egiziano. Vainqueur ha sfiorato il bersaglio alla sinistra di Navas. Ronaldo, da sinistra, con un colpo di testa ha sfiorato il raddoppio da due passi. Spalletti ha inserito De Rossi al posto di Vainqueur. Szczesny ha dovuto salvare a destra e manca. Ronaldo ha sinistra ha messo sulla testa di Rodriguez la palla del raddoppio: fuori, come Benzema poco dopo. Sull’altro fronte Dzeko ha messo da sinistra la palla sull’esterno della rete. I giallorossi hanno invocato il rigore su un intervento di Carvajal su Florenzi. Salah non ha ben controllato una palla davanti a Navas. Poi Jesè, entrato da poco, ha raddoppiato con un diagonale fra le gambe di Digne. Insomma, forse la punizione per la Roma è stata eccessiva.
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