La serie A2 si sta preparando: taglio degli stipendi in arrivo

Confronto tra Lega, club e associazione giocatori se la stagione non ripartirà. Old Wild West alla finestra: «Finora abbiamo sempre onorato i nostri impegni»
Udine 1 dicembre 2019. Basket A2. APU-Assigeco. © Foto Petrussi
Udine 1 dicembre 2019. Basket A2. APU-Assigeco. © Foto Petrussi

UDINE. Con il campionato sempre più appeso a un filo, in serie A2 si comincia a parlare del tema stipendi. Argomento spinoso, perché se da un lato è evidente che l’emergenza coronavirus costringe un po’ tutti a rinunciare a qualcosa, dall’altro è già partito il tira e molla per cercare un punto d’intesa.

LO SCONTRO

La Lega Nazionale Pallacanestro è al lavoro per cercare un accordo con le associazioni di agenti, allenatori e giocatori in merito alla retribuzione del periodo di inattività. Se, come tutto lascia supporre, il campionato di serie A2 non dovesse ripartire, sarebbero 4 le mensilità a rischio (da marzo sino a fine giugno) su un totale di 10 dell’intera stagione. Il dialogo, al momento, è molto difficile con la Giba (Giocatori italiani basket associati) e procede a colpi di comunicati piuttosto pungenti.

«Non possono essere gli atleti e le loro famiglie, ovvero i lavoratori, parte più debole della catena, che prende compensi minimi e vive di quei compensi, a dover pagare il prezzo più alto» è la posizione della Giba, a cui ha prontamente risposto la Lnp. «Non abbiamo convenzioni con la Giba, e per dichiarazione del suo stesso presidente, Alessandro Marzoli, risultano essere in minima parte i giocatori di Serie A2 e Serie B iscritti a Giba».

QUI APU

Il tema stipendi riguarda da vicino anche l’Apu Old Wild West. Il general manager Davide Micalich la vede così: «La questione è delicata e non riguarda solo gli atleti, ma anche i collaboratori delle società. Noi ci allineiamo e attendiamo istruzioni da Lnp: prendere iniziative individuali non ha senso». Il giemme bianconero tiene a sottolineare la linearità dell’Apu fino a questo momento: «Con i pagamenti siamo precisi con tutti: atleti, staff e collaboratori fin qua hanno ricevuto quanto pattuito».

La chiosa è un messaggio chiaro e preciso a tutto il mondo del basket: «Serve una soluzione per il futuro della pallacanestro. Nessuno vuole fregare nessuno, ma ogni componente dovrà lasciare qualcosa».

SEVERINI POSITIVO

A dare un ulteriore scossone al mondo del basket, fra i pochi ancora a parlare di ripartenza, è arrivata la notizia della prima positività di un giocatore di A2 (almeno in via ufficiale) al Covid-19. Si tratta di Luca Severini, ala-centro classe 1996 della Bertram Tortona. Severini è stato ricoverato per una polmonite qualche giorno fa, come precisa il team, dovrebbe essere dimesso entro domenica. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto