La storia degli altisti da Del Forno a Bruni tra record e delusioni fino a Trost e Rossit

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Il salto in alto ha sempre vantato in Friuli e sbandiera ancora una solida tradizione. Una prestigiosa “scuola” da qualunque punto di vista la si guarda, da quello dei risultati e delle medaglie a quello dei praticanti. Tra i campioni del passato ricordiamo Enzo Del Forno e Bruno Bruni, che assieme al piemontese Giacomo Crosa sono stati grandi interpreti della tecnica “ventrale”.
Nel 1975 Del Forno balzò alla ribalta come primatista nazionale con 2,22 metri (2,21 indoor) mentre nel 1979 Bruni riuscì a valicare 2,27 metri. Che dire poi di Massimo Di Giorgio che a 17 anni superò l’asticella con la migliore prestazione mondiale di 2,17 e diventò il recordman italiano allievi. In seguito ritoccò il personale con lo stile Fosbury alzando l’asticella a 2,29 metri. Smaltita la delusione della negata partecipazione alle Olimpiadi di Mosca, causa il famoso boicottaggio Usa contro l’Unione sovietica che aveva invaso l’Afghanistan, Di Giorgio sfondò il muro dei 2,30 metri e nel 1981 conquistò il bronzo europeo a Budapest. Non vanno dimenticati, poi, Walter Nonino, Luca Toso, Donatella Bulfoni e nei tempi più recenti l’olimpico Alessandro Talotti. Classe 1980, l’ex carabiniere per due lustri è stato l’altista di punta della squadra nazionale. Nel suo palmarès brillano il personale di 2,30 all’aperto e di 2,32 al coperto, il 4º posto agli Europei di Monaco di Baviera (2,27) e le prestigiose partecipazioni ai Giochi olimpici di Atene (12°/2,28) e di Pechino (29°/2,20), ai Mondiali di Parigi (16°/2,25) e agli Europei indoor di Madrid (10°/2,27). Tra le donne come non citare Alessia Trost (Fiamme Gialle) e Desirèe Rossit (Fiamme Oro).Talento indiscusso la finanziera di Pordenone (classe 1993) detiene il personal best di 2 metri siglato a Trinec (terza azzurra salita a questa altezza dopo Sara Simeoni e Antonietta Di Martino), il 5º posto alle Olimpiadi di Rio di Janeiro, il bronzo mondiale nel 2018 a Birmingham (1,93) e una lunga sfilza di allori. A quei Giochi gareggiò anche la poliziotta di Nespoledo qualificandosi per la finale. La friulana detiene 1,97 di personale e come Alessia è stata allenata dal tecnico Gianfranco Chessa, scomparso due anni fa. —
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