Lasagna, è lesione: rischia di tornare soltanto a Pasqua

Udinese, ancora avvolta nel mistero l’entità dell’infortunio accusato al bicipite femorale della gamba sinistra

UDINE. Forse non basterà un mese di stop, ma bisognerà aspettare fino a Pasqua per rivedere all’opera Kevin Lasagna nell’attacco dell’Udinese.

È questa la prima ipotesi di recupero da avanzare a fronte della «lesione a carico del bicipite femorale della coscia sinistra», l’incompleto responso dell’accertamento strumentale, sostenuto ieri pomeriggio dall’attaccante infortunatosi domenica a Torino, di cui ha dato ieri sera notizia la società tramite uno stringato comunicato.



L’esame ha quindi confermato la presenza di una lesione muscolare, che di per sé basta e avanza per preventivare un’assenza minima di una trentina di giorni, tempi di recupero e riabilitativi inclusi.

Purtroppo però, questa è e resta ancora un’ipotesi, pure la migliore possibile, visto e considerato che il referto è stato congelato per altre 24 ore, in attesa di una seconda refertazione che la società, di prassi, fa eseguire a uno specialista di sua fiducia.

In pratica, il verdetto definitivo sul grado e quindi l’entità della lesione, arriverà solo oggi e sarà proprio quello che determinerà, con maggiore approssimazione, lo stop forzato e il conseguente recupero del giocatore.

Ecco perché, qualora la lesione fosse di secondo, se non di terzo grado addirittura, i tempi si allungherebbero non poco, portando tifosi e addetti ai lavori ad un esercizio di calcolo purtroppo già sostenuto in un recente passato, con i 55 giorni di attesa per Widmer, dopo la lesione di primo e secondo grado rimediata lo scorso 9 agosto allo stesso muscolo.

Aiutandoci col calendario alla mano, nella migliore delle ipotesi, e quindi con uno stiramento di primo grado senza intoppi riabilitativi, Lasagna salterebbe un mese e forse riuscirebbe pure ad inquadrare la sfida alla Juve dell’11 marzo, anche se più realisticamente potrebbe mettere nel mirino quella al Sassuolo del 18, ultimo turno prima della sosta campionato.

Dovesse invece andare lungo col recupero, è più ipotizzabile guardare alla trasferta di sabato 31 marzo a Bergamo con l’Atalanta, oppure alla sfida casalinga dell’8 aprile con la Lazio al Friuli.

In ogni caso, per il ds Manuel Gerolin, l’assenza di KL15 sarà un’opportunità per scoprire altre risorse. «Gli infortuni possono arrivare per tutti e quello a Kevin dispiace anche perché il ragazzo stava andando bene. Per noi, inoltre è un velocista in attacco, ma siamo sicuri che il mister troverà la soluzione migliore e chi sarà chiamato in causa dovrà dimostrare il suo valore. A volte le risorse si trovano anche in questi frangenti e di certo non metteremo fretta a Lasagna».

Intanto ieri si sono aggiunti altri problemi per Oddo, che nel corso della seduta mattutina, prevalentemente tattica, non ha potuto disporre di Zampano, fermatosi per un affaticamento agli adduttori e Hallfredsson, che ha dovuto fermarsi precauzionalmente dopo la ricomparsa dell’infiammazione al ginocchio, un problema col quale l’islandese convive da tempo.

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