Le mosse di mercato dell'Udinese: Gnoukouri torna all’Inter

UDINE. La “boccia” non si è ancora fermata, ci sono ancora tre giornate per delineare la classifica finale della serie A, ma le manovre nella stanza dei bottoni del club bianconero si fanno sempre più chiare per delineare l’assetto della squadra che tra meno di due mesi sarà già al lavoro in vista del prossimo campionato.
Prendete per esempio il centrocampo, dove non troverà spazio nemmeno nel futuro l’ivoriano Assane Gnoukouri, il 20enne acquistato lo scorso gennaio con la formula del prestito con diritto di riscatto, salvo poi essere fermato dai medici per problemi cardiaci. Tre mesi di stop, di inabiltà all’attività agonistica che sono finiti solo nelle scorse ore, ma Gino Pozzo ha già deciso: rispedirà il mediano all’Inter.
L’Udinese poi cercherà di svoltare cedendo Emmanuel Badu (che da anni desidera mettersi alla prova in Premier League, in passato si parlò dello Stoke City), mentre Sven Kums sarà rimesso nelle mani del Watford che la scorsa estate imbastì l’affare con il Gent per il trasferimento del belga in prestito in Friuli.
A questo punto, senza la conferma di Gnoukouri, con il probabile addio a Badu e quello praticamente certo a Kums, è chiaro che da queste parti dovrebbe arrivare un altro giocatore da inserire nel reparto, oltre al ceco Antonin Barak, il 22enne ceco preso sempre a gennaio (come spesso fa l’Udinese) per assicurarsi un’alternativa a centrocampo.
190 centimetri di altezza, 24 presenze condite da 3 gol e 5 assist con la maglia dello Slavia Praga, il mancino boemo si è già conquistato la nazionale maggiore e qui potrà crescere alle spalle di Emil Hallfredsson, mentre il connazionale Jakub Jankto potrebbe agire più largo sulla fascia sinistra, nel caso di un 4-4-2 come quello proposto da Gigi Delneri la scorsa domenica contro l’Atalanta.
A proposito di Hallfredsson: è forse l’unico dei veterani del centrocampo ad aver convinto in pieno lo staff societario, sia per carattere, sia per la voglia di lottare e recuperare preziosi palloni.
Resterà per far crescere con tranquillità i giovani come Barak, più difficilmente Lucas Evangelista che non ha trovato molto spazio in questa stagione e che a 22 anni deve giocare con continuità per comprendere se il suo futuro può essere ancora in Europa, o se deve meditare su un suo rientro in patria, in Brasile, dove era considerato una mezzala di talento.
Jankto, Barak, Hallfredsson, ma non solo.
Anche Seko Fofana – una delle tre rivelazioni della stagione bianconera – è destinato a restare: gli ultimi due mesi passati in infermeria, complice la frattura rimediata a marzo contro la Juve, l’hanno tolto dalla ribalta del mercato (come è successo anche al brasiliano Samir, in “ambito difensivo”). Difficile così che adesso qualche club di primo livello faccia un’offerta irrinunciabile a Pozzo. Per chiudere il cerchio bisognerà dunque valutare attentamente le prospettive di Andrija Balic, in termini di minutaggio, e quindi eventualmente piazzare l’ultimo colpo.
Complicato anticipare le mosse dei segugi bianconeri, le piste fino a qualche tempo fa portavano in Francia, ma non è detto che l’Udinese sia ancora da quelle parti, a Bastia, dove gioca il 21enne Lassana Coulibaly, maliano di passaporto francese che è una sorta di jolly, come ha dimostrato nell’ultima Coppa d’Africa. Costa un milione e mezzo, un prezzo da Udinese.
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