Le pere indigeste di Criscitiello e le entrate di Longhi

Il Bar è chiuso. Per lutto, è scritto su un cartello. «Perché?», chiede ingenuo l’anziano. Lo guardiamo strabiliati. Ma lui insiste: «Com’è finita con l’Atalanta?». «Sette a uno», sbuffo impaziente. «Caspita, che forza!». Gli spiego che i sette gol non li abbiamo fatti noi. «Impossibile – si altera – guarda che 7-1 per la Dea saranno i calci d’angolo; ho letto sul blog di Tuttoudinese che alla fine del primo tempo si vinceva tre a uno!». «L’attaccamento alla maglia della redazione è commovente fino al punto da trasformare tutti risultati a nostro favore. Tranquillo: abbiamo perso». Per nulla abbattuto prova a fare l’ottimista: «Meglio prenderne sette in una partita che perderne sette per 1-0». «La matematica la sai?». «Cioè?». «Ne abbiamo presi undici in due partite, record mondiale!». «Ma non eravamo la migliore difesa d’Europa?». «Ma dove sei stato in questi giorni?». «Il taciturno mi ha portato a vedere basket; dice che con il calcio non c’è speranza».

Ma adesso il taciturno è perplesso: non sa se essere felice o deluso da una squadra sempre in cerca di confermare se stessa. «Guarda il bicchiere mezzo pieno!», esclama quello del bar, che sembrava desaparecido più di Rodrigo. «Ma se il Bar è chiuso!», si lamenta l’anziano. «D’ora in poi lo aprirò solo durante le partite, così ogni volta che si adopera il Var i giocatori hanno il tempo di venire fin qui, bersi un tè caldo e tornare in campo». Ridiamo, mentre quello del cruciverba pone un quesito sibillino: «Sette verticale: non digerisce le pere». «Ammalato di fruttosemia», risponde l’anziano. «Sbagliato: Criscitiello». L’anziano, maturo, continua a cadere dall’albero. Gli spieghiamo dello sgarbo che osò Petiziol portando sette pere in trasmissione. «Cioè?». «Se non lo capisci sei alla frutta», lo sferza il taciturno. Interviene quello del bar: «L’unica soluzione è entrare a piedi uniti sui giocatori, come proclamò Carlo Longhi». «Ma Carletto non era quello che i giocatori che entravano a piedi uniti li buttava fuori?». Chiedo: «Siamo sicuri che sia tutta colpa nostra? Magari gli altri erano fenomeni». «Quello lo dice Dazn: Samir fa un buco clamoroso e loro strillano che Zaniolo è stato bravissimo». Sottolineo che Samir è il genio degli autogol: li fa in tutti i modi, anche dando la palla agli avversari e che Zaniolo è il genio delle bestemmie: ne tira una in faccia alla telecamera, ma chi mai lo squalificherà! Finisco chiedendo se non sia meglio cambiare tecnico. «Voto Giacomini – fa quello del cruciverba – perché è l’anagramma di magici noi». Quello del Bar lo dice: «Quasi quasi riapro». Che sia davvero meglio andare in ritiro? «Sì, ma dal campionato», chiosa, spietato, il taciturno. —

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