L’Italian Baja di giugno verso il record di partecipanti
pordenone. Potrebbe registrare un record d’iscritti l’Italian Baja 2019. La decisione della Fia d’istituire da quest’anno la Coppa del mondo Bajas, con otto gare da 400-600 km di tracciato cronometrato e svolgimento in tre giorni quando viene compresa una super special stage, ha di fatto partorito un calendario in cui Pordenone (da venerdì 21 a domenica 23 giugno) sarà la terza tappa iridata dopo Baja Russia - Northern Forest che si è corsa a febbraio nella Repubblica di Carelia e Dubai International Baja andata in scena a marzo negli Emirati Arabi.
Oltre tre mesi di stop, dunque, per tanti piloti che frequentano abitualmente questo tipo di competizioni, brevi ma intense nel panorama della specialità fuoristrada. Logico, quindi, aspettarsi una voglia di rimettersi in gioco sia del leader provvisorio Vladimir Vasilyev (in Russia con una Mini, a Dubai su Toyota Hilux) che degli antagonisti come il lituano Benediktas Vanagas (altra Hilux), il ceco Martin Prokop (Ford Raptor), gli immancabili Boris Gadasin (G-Force) e Miroslav Zapletal (Hummer), magari anche Khalid Al Qassimi (Peugeot 3008 Dkr), driver degli Emirati battuti in casa sua da Jakub Przygonski (Mini Cooper John Works Buggy). E proprio il talentuoso polacco, vincitore delle ultime due edizioni di Italian Baja, rappresenta la mina vagante per la Coppa del mondo Bajas, protagonista col suo team anche dell’altra creatura Fia, la Coppa del mondo Cross country rallies, ridotta solo a quattro gare da 1.000 km dopo la cancellazione della sfida in Turkmenistan.
In Carelia e a Dubai hanno corso piloti e navigatori di 15 nazioni, l’Itaian Baja 2018 ha avuto concorrenti da 24 Paesi. Ottimo auspicio per una sfida davvero mondiale sui greti di Meduna, Cosa e Tagliamento. —
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