Lo Sporting è indebitato con il Comune di Udine fino al 2018
UDINE. Le voci di lodi con tesserati per rimborsi spese non percepiti le ha parate il presidente Alessandro Grassi, ammettendo peraltro che ci sono pregressi che si stanno appianando. E gli uffici competenti della Federbasket paiono dargli ragione, perché non danno notizia di contenziosi aperti contro la Libertas Sporting club Udine.
La telenovela Elisa Mancabelli, affare annunciato e poi rientrato, vede il ds del Club, Leonardo De Biase, presidente in pectore della neonata e collegata Basket school, ancora ottimista di ottenerne il prestito non oneroso per la stagione 2013 - 2014 di serie A2 femminile / B regionale.
Alla Cestistica Rivana, proprietaria del cartellino dell’atleta di 1,72 del 1994 sulle cui piste lo Sporting è stato messo dalla Reyer Venezia, invece dicono che nulla sarà gratis. O ci sarà lo scambio con una cestista Sporting o l’equivalente per ingaggiare una sostituta di Mancabelli, se no il trasferimento a parametro Nas (Nuovi atleti svincolati) della prossima studentessa di scienze e tecnologie alimentari a Udine. Dove magari, alla fine, potrebbe solo allenarsi per giocare in A3 con la Rivana, lasciando spazio in altro spot allo Sporting a una lunga straniera.
Chi vivrà, vedrà. Nulla c’è più da vedere, invece, per le spettanze del Comune di Udine. Dal 2 agosto scorso, con determinazione dell’unità organizzativa riscossione e recupero crediti, infatti è formalizzata la rateizzazione del debito dell’Asd Libertas Sporting club Udine. Il Club dall’1 dicembre 2011, quando era ancora in uso il Carnera, fino al 20 dicembre 2012, con l’attività sportiva trasferita al Benedetti oltre che già alla Zardini, ha accumulato fatture inevase per 37.418,13 euro per «diverse concessioni per uso temporaneo di impianti comunali».
L’unità organizzativa attività per lo sport, il gioco e la gioventù ha sollecitato il recupero coattivo del credito comunale e il presidente Grassi l’11 luglio scorso ha chiesto di potere pagare a rate la somma richiesta, salita a 38.470,93 euro per interessi già maturati, al tasso legale (2,50%), più spese postali e amministrative.
Il 24 luglio, poi, Grassi ha accettato la proposta del Comune di un piano di rientro in 11 rate semestrali di 3.757,76 euro l’una a partire dal 31 ottobre 2013 e sino alla completa estinzione del debito, il 31 ottobre 2018. Insomma, non soltanto nel calcio la Lazio di Lotito ottiene decreti spalma - debiti.
Quanto allo Sporting, si capisce sempre meglio l’esigenza di creare una società satellite destinata a travasare il Club nella Basket school, rinunciando all’A2 con quest’ultima magari neopromossa in A3.
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