Lucca, due mesi senza gol
L’Udinese alle prese con la crisi di Lucca che non segna dal famoso rigore di Lecce. Fermo a quota 10 gol, paga l’assenza di Thauvin, le voci di mercato e l’imprecisione

Lunedì saranno due mesi esatti senza gol per Lorenzo Lucca, il centravanti dell’Udinese che nel lunch match di Pasquetta a Torino cercherà di spezzare il digiuno che perdura dallo scorso 21 febbraio a Lecce.
Come andò quella sera a Via del Mare è facile da ricordare, tra la prepotenza di un rigore calciato di forza contro tutto e tutti e quell’esultanza rabbiosa consumata lontano dai compagni, tenutisi volutamente alla larga da chi aveva appena infranto le regole di un gruppo che Lucca ritrovò solo dopo le debite scuse e le lavate di capo arrivate da Runjaic e la dirigenza.
Tabellini alla mano, il 24enne di Moncalieri è dunque rimasto a Lecce, inchiodato a quel decimo gol personale che gli ha permesso di raggiungere alcuni bonus contrattuali e che due mesi fa gli aveva srotolato un tappeto rosso sotto i piedi, avviandolo a un gran finale.
Con ancora 12 partite per rimpinguare la doppia cifra, infatti, c'erano tutte le condizioni per far lievitare lo score e anche il prezzo del suo cartellino, fissato a 30 milioni più bonus (per arrivare a 35), che Gino Pozzo aveva già presentato al Milan, a gennaio.
È questa la cifra per liberarlo, magari verso la Premier dove Lucca s’immagina già proiettato, forte dell’interessamento di Nottingham Forest e Manchester United, ma adesso è soprattutto una cifra da non inflazionare con altre scene mute sotto porta, pena il “rischio” di restare un'altra stagione a maturare all’Udinese con cui ha un contratto fino al 2028.
Maturare è forse il verbo più adatto a un giocatore che ultimamente sembra avere lasciato più di qualcosa nel cassetto sul piano dell’atteggiamento, al di là del pallone platealmente consegnato a Thauvin in occasione del rigore col Parma, nella prima dopo il fattaccio di Lecce.
L’attitudine dimostrata in seguito, infatti, è calata prima nel gioco che a referto, tra pochi duelli vinti e qualche palla persa di troppo, come quella sanguinosa con cui ha avviato il primo gol del Milan. In compenso, invece, le proteste verbali sono sempre rimaste all’altezza del carattere, con le ammonizioni salite a quota 9. A Torino giocherà da diffidato.
Si dirà che anche Lucca stia pagando l’assenza di Thauvin, col quale forma la settima coppia gol del campionato, a quota 18, ma il capitano – che potrebbe tornare lunedì – non c’era anche a Marassi quando Lucca ha sbagliato a porta vuota il gol del possibile vantaggio.
Quell’errore clamoroso forse non spiegherà tutto, ma di sicuro la sufficienza riconoscibile dall’errata postura del corpo al momento del tiro. Sì, è proprio mancata la fame, così come in precedenza era mancata la forza a due comodi colpi di testa con l’Inter.
Già, perché sono state due le occasioni che ha avuto a San Siro, ancora senza Thauvin, così come era stata ghiotta anche quella col Verona, e sempre senza il francese a suo fianco.
E allora non resta che invitare il bomber a tavola, alle 12.30 di Pasquetta, affinché ritrovi l’appetito contro il Toro di cui ha vestito la maglia nelle giovanili.
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