L'Udinese e i brasiliani: quante storie di flop

Solo Allan e Danilo hanno reso. Poi una lunga lista di delusioni: Willians, Maicosuel, Neuton, Naldo, Jadson e Guilherme
Genoa's Blemir Dzemail (R) and Udinese'sdos Santos Torres Guilherme (L) in action during the Italian Serie A soccer match Genoa CFC vs Udinese Calcio at Luigi Ferraris stadium in Genoa, Italy, 21 February 2016..ANSA/LUCA ZENNARO
Genoa's Blemir Dzemail (R) and Udinese'sdos Santos Torres Guilherme (L) in action during the Italian Serie A soccer match Genoa CFC vs Udinese Calcio at Luigi Ferraris stadium in Genoa, Italy, 21 February 2016..ANSA/LUCA ZENNARO

UDINE. Ve la ricordate la trasmissione Rai di Beppe Grillo datata 1984 “Te lo do io il Brasile”? Beh, a Gianpaolo Pozzo potrebbe scappare un’esclamazione simile oggi dopo la serie di flop che sono arrivati all’Udinese da quello che è sempre stato definito il Paese del calcio.

In Brasile tutti danno del tu al pallone, i talenti sbocciano nelle strade come funghi. Beh, in Friuli di talenti ne sono arrivati pochi. Oppure, se lo erano, non avevano nel loro dna le caratteristiche per adattarsi al calcio di casa nostra.

Udine all’inizio degli anni ’80 ha sognato prima con Edinho e poi sopratutto con Zico. Il Galinho, poi, una decina di anni dopo fu il “padrino” dell’arrivo in Friuli di un certo Marcio Amoroso. Campioni veri, gente che ha lasciato un segno in maglia bianconera. Poi una lunga pausa. Gino Pozzo e la sua “squadra” di osservatori all’inizio degli anni 2000 hanno scandagliato soprattutto il mercato argentino, e cileno.

Nel 2001, giovanissimo, era arrivato Felipe, da considerarsi ormai italiano a tutti gli effetti e per questo non inserito nell’elenco qui a fianco. Poi Barreto, talento mai sbocciato e sul quale Guidolin era quasi pronto a scommettere ad occhi chiusi.

Dal 2010 a oggi ne sono arrivati 15 e di questi non hanno tradito le aspettative solo Danilo, ancora oggi un tesserato bianconero ma probabile partenze in estate, e Allan che un anno fa fu ceduto al Napoli. E il resto? Meteore, comparse, “pipponi”. Chiamateli come volete, ma chi più chi meno, hanno deluso. Su tutti Maicosuel, ahimè indimenticabile per quel rigore calciato con il “cucchiaio” nel preliminare di Champions con lo Sporting Braga, ma anche Willians (doveva essere il Gattuso bianconero...).

E che dire di Neuton, titolare nell’agosto del 2011 a Londra con l’Arsenal? Guidolin non ne aveva altri da mandare in campo. Il Guido, invece, aveva intuito che le qualità tecniche e umane non mancavano a Douglas. Lo mandò addirittura in campo da titolare in una delicata gara a Livorno. Il ragazzo, però, ha avuto problemi di ambientamento è tornato in Brasile e là gioca da protagonista.

Venendo ai tempi più recenti, sospendiamo ancora il giudizion su Edenilson (la più grande delusione della stagione, ma a Genova aveva fatto bene) e Guilherme, condizionato da un lungo infortunio, ma che nella prima stagione aveva dimostrato di non avere il ritmo europeo.

Il primo dovrebbe rimanere, sul secondo si insisterà ancora? L’età pone a favore di Lucas Evangelista, che rientrerà dall’esperienza in Grecia al Panathinaikos di Andrea Stramaccioni, e di Matos acquistato a gennaio dalla Fiorentina e che a parte il felice esordio a Empoli, non ha incantato, anzi. Ah, per la cronaca il prossimo anno ci sarà in rosa il difensore brasiliano Samir. Sarà lui a invertire questa negativa tendenza brasiliana in Friuli?

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