L’Udinese e la maledizione del centravanti: infortunio al polpaccio per Davis
L’attaccante inglese ha riportato «un trauma distrattivo», rischia di stare fuori fino a novembre e Brenner potrà rientrare solo nel 2024

UDINE. Keinan Davis si è già fermato. L’Udinese è stata puntuale, domenica 10 settembre, nel descrivere l’infortunio rimediato all’attaccante inglese appena acquistato dall’Aston Villa per sostituire Beto che «ha riportato un trauma distrattivo al tricipite surale sinistro».
In poche parole, un problema non da poco al polpaccio che andrà valutato con attenzione nei prossimi giorni, visto che secondo i primi accertamenti si sarebbe andati incontro alla rottura di alcune fibre muscolari, causata da un’eccessiva sollecitazione.
L’infortunio è capitato infatti durante il galoppo con la Primavera, allestito da Andrea Sottil proprio per valutare le condizioni fisiche dei nuovi arrivati.
L’inglese si è presentato in Friuli non certo in forma, complice l’accantonamento di cui era stato fatto oggetto ritornando all’Aston Villa dopo la stagione in prestito nel Watford, nella locale serie B, là dove era stato comunque apprezzato da Gino Pozzo (dopo 7 gol in 34 presenze) che lo ha acquistato per l’Udinese dopo aver venduto Beto all’Everton.
A quel punto, dopo i primi test individuali ai quali è stato sottoposto dall’Udinese – come succede a tutti i giocatori a inizio stagione –, lo staff tecnico bianconero ha capito che Davis avrebbe avuto bisogno di rifare la preparazione per tornare al top nel giro di un mesetto. Un piano che adesso è saltato per colpa di questo infortunio.
Nella sua storia di calciatore professionista Davis non ha mai accusato problemi gravissimi: lo stop più lungo cominciato nel novembre 2019, quasi cento giorni out, durante i quali ha perso 18 partite proprio per un problema muscolare, guai che si sono materializzati in modo decisamente più lieve alla coscia lo scorso aprile, per soli 12 giorni, l’unico infortunio accusato in maglia Watford.
Adesso lo staff medico bianconero valuterà praticamente ogni giorno le condizioni del polpaccio sinistro di Davis che, tuttavia, potrebbe stare fuori, tra terapie e ricondizionamento atletico, anche fino a novembre, un mese e mezzo. La speranza è che i tempi possano accorciarsi, anche se i muscoli del polpaccio sono particolarmente delicati in tema di ricadute.
Vedere in campo Davis già a ottobre, tuttavia, sarebbe una manna da cielo per quella che sta diventando un’autentica maledizione, se pensiamo ai centravanti, considerando che il 23enne brasiliano Brenner, l’attaccante che è stato il vero investimento dell’Udinese sul mercato, è stato operato a fine agosto, una sutura tendinea del retto femorale della coscia destra che lo terrà fuori fino al 2024.
La smorfia napoletana dice che è 78 il numero della maledizione. Per il momento siamo a 51: il 9 di Davis più il 22 di Brenner e più il 20 di Vivaldo Semedo, il centravanti del Portogallo U19 che è tornato in Friuli con «un trauma distorsivo al ginocchio destro». Anche lui è fuori gioco.
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