L’Udinese si tiene stretto Velazquez: a Empoli pronto Iachini per Andreazzoli
UDINE. Non sarà una partita come tante. Domenica Empoli e Udinese si giocheranno una fetta di campionato e le scelte della dirigenza toscana che ieri sera ha sollevato dall’incarico Aurelio Andreazzoli, il tecnico della promozione in A, il “tattico” di Luciano Spalletti già nella sua avventura friulana, la dicono lunga sull’aria da spareggio per la salvezza che si respirerà allo stadio Castellani. Sei punti gli azzurri, tre in più i bianconeri che avranno al timone sempre Julio Velazquez, nonostante una produzione tutt’altro che mirabolante negli ultimi sei incontri di campionato: un solo pareggio contro il Genoa e cinque sconfitte, l’ultima domenica sera all’ultimo respiro per la mano del Milan.
Al di là degli errori, pare che il calcio del tecnico spagnolo sia un po’ ingenuo: con le indicazioni, con le sostituzioni Velazquez avrebbe potuto accontentarsi di uno 0-0 prezioso contro i rossoneri, al termine di una partita giocata bene nel primo tempo, ma sofferta nella ripresa. Quando si lotta per la sopravvivenza a volte è meglio accontentarsi.
Lo sanno anche a Empoli dove hanno silurato un allenatore che ha sempre creduto nel calcio propositivo per cercare di ingaggiare un esperto in salvezze come l’ex bianconero Beppe Iachini, ingaggiato dall’Udinese nell’estate del 2016 proprio per costruire squadra-trincea e cacciato dopo appena sette giornate (e altrettanti punti in classifica) per abbracciare il verbo del 4-4-2 di Gigi Delneri. Dopo quella esperienza il cappellino dell’ascolano si è visto a stagione in corso un anno fa sulla panchina del Sassuolo che, centrato l’obiettivo, non l’ha confermato; ora è pronto per l’Empoli che ha valutato Nicola e sondato Mihajlovic, raccontano i media toscani, Empoli che non può permettersi di perdere anche con l’Udinese per vederla scappare a +6.
Tutte premesse che fanno capire l’importanza del risultato della trasferta della prossima domenica in casa bianconera, dove Gino Pozzo ha spedito messaggi di fiducia al proprio tecnico, aggiungendo però una postilla: l’Udinese non può restare inchiodata in classifica, deve muoversi, altrimenti si rischia di ripiombare nel clima di sfiducia del girone di ritorno dello scorso torneo. Quello del record di sconfitte consecutive. Per questo, attraverso il “monitoraggio” del direttore tecnico Daniele Pradè, la squadra dovrà dimostrare di capire l’importanza del momento, mentre sul tavolo della dirigenza saranno posati anche i report sullo stato di forma di una squadra che ha disputato 90’ in calando contro una squadra acciaccata e reduce da un recupero di campionato tiratissimo come il Milan. Testa e gambe. Con Velazquez al timone e un solo obiettivo immediato: non farsi rimontare dall’Empoli.
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