Lumignacco e Zoratti, l'ora dell’incontro decisivo

Il punto sul campionato di Eccellenza. La posizione del tecnico è sempre più critica dopo la sconfitta con il Vesna. Il mister: «Nessun addio anticipato, ma comprendo le perplessità della società»
Lauzzacco 11 Settembre 2016. calcio lumignacco - lignano Petrussi Foto Press / GIANNI STRIZZOLO
Lauzzacco 11 Settembre 2016. calcio lumignacco - lignano Petrussi Foto Press / GIANNI STRIZZOLO

UDINE. È difficile che le situazioni si ripetano in modo identico per due stagioni di seguito, ma è certo che al Cjarlins Muzane da domenica sono alle prese con i riti scaramantici.

Dopo 14 turni la truppa di Pino Vittore ha incamerato lo stesso bottino (33 punti) messo insieme dal Lumignacco dopo lo stesso numero di partite dello scorso campionato, e il suo vantaggio sulla più immediata inseguitrice Gemonese è lo stesso (5 lunghezze) allora vantato dai rossoblù sul Cordenons.

Tutti ricordano come andò a finire (pordenonesi promossi in D, Lumignacco fuori anche dagli spareggi), ed ecco spiegato il motivo per il quale la fin qui indiscussa regina della stagione non può dormire sonni tranquilli.

Anche per l’incapacità di segnare una rete alla terz’ultima della classe nella prima circostanza in cui era priva del suo bomber Pippo Fabbro, nella quale la direzione arbitrale ha “infastidito” anche un lord come il patron carlinese Vincenzo Zanutta. Segnale non buono.

Notte buia. Avvolge il Lumignacco, dove la dirigenza non nasconde la sua delusione per i magri risultati ottenuti dopo aver assecondato tutte le richieste di mister Zoratti in merito all’organico e sugli allenamenti pomeridiani.

Nemmeno il blocco dei rimborsi deciso la scorsa settimana ha risvegliato le truppe rossoblù, mentre Marco Rossi ha declinato l’offerta di rilevare il tecnico tarcentino.

Secondo rumors montanti la società si aspetta le dimissioni di Zoratti, che dal canto suo smentisce di aver già salutato qualche “senatore” al termine della gara persa con il Vesna.

«Nessun addio – rimarca – ho solo stretto la mano a Godeas dicendogli di salutarmi gli altri perchè me ne stavo tornando a casa. Comprendo le perplessità della società, che con me è sempre stata corretta a partire dal presidente Zanello, il direttore Gardellini e il consulente Grassi, e se decideranno che la mia esperienza con loro è finita non ci saranno problemi a trovare un accordo che sia di reciproca soddisfazione».

Oggi dopo l’allenamento è previsto un incontro tra le parti che potrebbe essere decisivo.

Coppa Italia al Friuli? È la suggestiva ipotesi alla quale si sta lavorando per la designazione della “location” destinata a ospitare la finale dell’Epifania tra Cjarlins Muzane e Gemonese.

Dovesse saltare questa opportunità sono in salita le quotazioni di Sevegliano e Manfalcone, mentre la Gemonese ha già fatto sapere che di Manzano non se ne parla dopo lo “scippo” della scorsa edizione.

In ogni caso il nuovo presidente della Figc regionale Ermes Canciani ha assicurato che domani la riserva sarà sciolta.

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