Mara e Giulia nell’Olimpo: il premio MV 2024 alle regine della spada
Le campionesse olimpiche Navarria e Rizzi sono state indicate come le sportive dell’anno dalla redazione del Messaggero Veneto: «Siamo orgogliose, essere celebrate nella nostra terra ha un sapore speciale»
C’è una coppia di regine seduta sul trono di MV Sport 2024: Mara Navarria e Giulia Rizzi, in rigoroso ordine alfabetico, hanno vinto il premio istituito quattro anni dal Messaggero Veneto. Succedono a Jonathan, Milan, Guglielmo Vicario e Alex Meret.
Un posto per due verrebbe da dire, ma mai come in questa occasione la coppia era inscindibile. Le due spadiste friulane hanno fatto parte di una squadra che ha conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi sconfiggendo in finale proprio la Francia, assieme a Rossella Fiammingo e Alberta Santuccio.
Due ori friulani nello stesso giorno alle Olimpiadi è un evento unico, forse irripetibile. Sono passati quasi cinque mesi da quella straordinaria serata parigina, ma le emozioni sono ancora vive nel cuore e nella mente di tutti, compresi i giornalisti del Messaggero Veneto, i collaboratori e i redattori di Telefriuli che hanno partecipato al sondaggio. Mara e Giulia hanno conquistato 38 voti, facendo il vuoto dietro di loro. Sul secondo gradino del podio Jonathan, Milan, terza Lisa Vittozzi, altra stella di casa nostra protagonista di un 2024 luccicante.
La squadra friulana che ha ottenuto più consensi è stata la Cda Talmassons neopromossa in serie A1 e che nella stagione attuale sta lottando con le unghie e con i denti per mantenere la categoria. La vittoria del campionato è stato un evento storico visto che mai nessuna squadra friulana aveva partecipato al massimo campionato. Un premio meritato per la società del presidente Cattelan.
Ma le regine assolute sono Mara e Giulia. In questi mesi inviti e celebrazioni sono diventate una piacevole abitudine: «Mi verrebbe quasi da dire che è un peccato che questo 2024 stia per finire – dice Rizzi –. Era destino che andasse così. Se a fine 2023 mi avessero detto cosa avrei vissuto non ci avrei mai creduto».
Anche perché Rizzi è arrivata al punto più alto della sua carriera a 35 anni, un’età avanzata per una atleta: «Mi è sempre mancato l’ultimo scalino, quello di riuscire a dare il meglio quando entravo tra le prime otto – spiega –, a Parigi ci sono riuscita».
Ora ricominciare non sarà semplicissimo, dopo aver toccato il cielo con un dito: «Non è facile ritrovare le motivazioni – confessa –, ma so di avere ancora ampi margini di miglioramento e questo è già qualcosa». Intanto vuole continuare a godersi il momento: «Ricevere un premio dalla mia terra è una gratificazione supplementare, ha un sapore speciale. Il Messaggero Veneto è un riferimento per la nostra comunità, è il giornale che ha raccontato le nostre gesta».
Sulla stessa lunghezza d’onda Mara Navarria. Lei a Parigi ha disputato la sua ultima gara a livello internazionale. «Di quella sera – confessa – ricordo soprattutto le sensazione fisiche: l’abbraccio tra noi atlete, quelli con mio figlio e mio marito». Mara con Giulia ha superato Milan e Vittozzi, due atleti che dimostrano come il Friuli riesca ancora a sfornare campioni: «Siamo una regione piccola, ma abbiamo buone strutture e una capacità di applicazione nel lavoro non comune».
Insomma, siamo fatti bene e loro due ne sono un esempio splendido ed efficace. E infatti qualsiasi cosa Mara deciderà di fare da grande la saprà fare bene: «Non ho ancora deciso – conclude – a giugno farò la mia ultima gara i campionati italiani con il mio gruppo sportivo, voglio prendermi tutto il tempo per decidere».
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