Mastellari, Lamb, Dell’Agnello: i tre nodi della Gesteco

Sono i tre giocatori in scadenza, dopo il rinnovo di Rota fino al 2027. Alla guida del progetto rimarrà coach Pillastrini

Gabriele Foschiatti

Parola d’ordine: continuità. Il rinnovo di Eugenio Rota siglato martedì ha ufficializzato che il playmaker sarà il capitano della Gesteco Cividale almeno fino al 30 giugno 2027, ma soprattutto che la direzione del progetto a tinte gialloblù è rimasta invariata. Le Eagles ripartiranno dal nucleo che ha permesso loro di scalare, una tappa alla volta, anche il campionato di Serie A2, con il lusso di poter dire – a tre giornate dalla fine della stagione regolare – di aver già superato quelle che erano le attese di inizio stagione.

Mentre la squadra continua la corsa per assicurarsi un piazzamento play-off senza passare dall’incognita play-in e la dirigenza lavora dietro le quinte, è utile fare un sunto di quella che è la situazione contrattuale del roster ad oggi. Alla guida del progetto rimarrà saldamente Stefano Pillastrini. Il tecnico ferrarese ha un contratto valido fino al giugno 2026, il rinnovo è in sostanza una formalità e arriverà probabilmente d’estate, quando la programmazione entrerà nel vivo.

Sono solo tre i giocatori in scadenza: Martino Mastellari, di Giacomo Dell’Agnello e di Doron Lamb. L’esterno bolognese è felice a Cividale e ha tutta l’intenzione di rimanerci, si spera con meno infortuni. Il rinnovo è già in cantiere e c’è grande ottimismo, potrebbe essere il prossimo annuncio in questo senso. Per il figlio d’arte con la 77 invece il discorso è più ampio.

Il “Pirata” non ha mai nascosto che il suo sogno è quello di ultimare con l’approdo in Serie A l’incredibile scalata partita dalla panchina in C e la stagione esaltante disputata sinora potrebbe essere la chiave giusta per riuscirci. In estate quindi andranno fatte le dovute riflessioni, anche perché il 30 settembre saranno 31 anni. Il rapporto con staff, dirigenza, compagni e tifosi è magnifico; le porte rimarranno sempre aperte, quale che sia la decisione finale.

Doron Lamb è un altro per cui tifo e compagni stravedono, ma la sua è la situazione più difficile da prevedere. Alla volontà del giocatore si aggiungono i ragionamenti su età – compirà 34 anni a novembre – e costi sono variabili importanti. Ne sapremo di più a fine stagione.

Il resto del gruppo andrà in scadenza nel giugno 2026, Lucio Redivo compreso; l’argentino è blindato e nei piani societari sarà ancora una pedina molto importante dello scacchiere di Stefano Pillastrini. Più incerto il futuro di Gabriele Miani e Francesco Ferrari. Il lungo friulano già nella passata stagione si era imposto come uno dei profili più interessanti della categoria, attirando sguardi anche dalla Serie A. Il numero 4 è al centro del progetto da sempre (secondo per presenze: 190), è cresciuto e sbocciato con Cividale. Il rapporto con la società è ottimo e la sua volontà sarà rispettata: grande salto oppure rinnovo, anche per lui le porte saranno sempre spalancate.

Per Ferrari le sirene arrivano in primis da oltreoceano. La rivoluzione del “Fair Pay to Play” permetterà ai College Ncaa di retribuire i propri atleti, con budget vicino ai 20 milioni di dollari. Un’ulteriore attrattiva per i talenti europei, pronti a lasciare il Vecchio continente per vivere il nuovo sogno americano. Il nativo di Borgomanero dovrà fare la sua scelta, fortunatamente in famiglia non mancano i consiglieri. 

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